Gela. L’agorà politica non ammaina la bandiera. In serata, il nuovo vertice che ha messo insieme i pezzi progressisti, civici e moderati, ha dato il via libera alla rosa di nomi per i potenziali candidati a sindaco. Non ci saranno altri innesti. Ai tre noti, l’ex parlamentare Ars Miguel Donegani, il civico Terenziano Di Stefano e il rappresentante del tavolo dei moderati Piero Lo Nigro, si aggiungono Nuccio Vacca dei comunisti e Filippo Franzone, espressione di “Moto civico”. “Non ci saranno altri nomi – dice il vicepresidente Ars Nuccio Di Paola garante di questo percorso che si sta sviluppando da diversi mesi – pensiamo di poter arrivare alla sintesi, con candidato e squadra di governo, entro fine mese”. Nei prossimi giorni, i cinque candidati e i referenti di tutti i gruppi approfondiranno ulteriormente, per cercare di stare nei confini di un’alleanza che trovi la giusta convergenza. “Sono consapevoli che i nomi espressi vanno valutati nell’agorà, sulla base dei criteri decisi”, aggiunge Di Paola. I moderati, che negli ultimi giorni sembravano voler forzare per la candidatura di Lo Nigro, in rappresentanza dell’intera coalizione, erano presenti con i dirigenti di Italia Viva e proprio con l’esponente socialista.
Non pare ci siano spinte per dire addio al cammino, almeno fino ad ora. Ancora una volta, la corsa si farà probabilmente proprio sul nome: potrebbe essere decisivo per la tenuta o meno dell’alleanza. I grillini, collante di questo tragitto politico, ma anche i dem, valuteranno le candidature in campo, senza esprimere loro rappresentanze. Se l’ambizioso tentativo di mantenere compatta l’agorà potrà avere successo, solo gli sviluppi successivi potranno dirlo. I vertici M5s ci proveranno fino alla fine mentre fuori dal cerchio, non mancano mosse e contromosse, come quella appena ufficializzata da Azione. I calendiani hanno lasciato la giunta Greco e fuori dai due blocchi tanto ancora può accadere.