Gela. 42.298 accessi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela. E’ questo il dato dell’anno 2017, pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale e conclamato dalla Regione. Gela fa parte della griglia dei grandi PS della Sicilia per numero di accessi per dimensione. Numeri importanti, ma bisogna confrontarli con la realtà. Sono solo quattro gli autisti ed in organico dovrebbero essere sette, coprendo anche la struttura di Mazzarino. Situazione simile anche per infermieri e operatori sanitari, senza parlare delle figure mediche. Nel confronto tra numeri di accesso e figure professionali manca il 40% del personale, come afferma il rappresentante sindacale Rsu della sigla UIL FPL Giuseppe Di Fede: “Nel corso degli ultimi anni, sono venuti a mancare importanti reparti di specialità – dichiara Di Fede. Oggi, a distanza di pochi anni, il prestigio di questa Azienda rimane un vago ricordo, poiché inginocchiata da croniche carenze d’organico nei reparti e da continue riduzione di posti letto. Esempio lampante di questa condizione è il personale in servizio, stremato, che vede crescere, giorno dopo giorno, il proprio monte ore.”
Capitolo Pronto Soccorso: “Abbiamo una struttura incapace di ospitare tutti gli utenti che ne fanno accesso – continua – per la sempre più deficitaria mancanza di posti letto e per il ridotto numero di operatori presenti in campo.
Non a caso negli ultimi tempi si sono verificati ricoveri in qualunque reparto, senza distinzione di tipologia di paziente. Tale situazione si riflette sui reparti di degenza clinica e su altri reparti; infatti, alcuni di essi si trovano costretti a sopperire, ormai cronicamente, alle esigenze d’emergenza del Pronto Soccorso, occupando, a volte, posti letto destinati agli interventi. Non dimentichiamo che non sono stati ancora aperti i reparti di Nefrologia, Neurologia e Utin e che alcuni reparti dell’Ospedale locale sono da sempre privi di figure professionali quali gli OSS, fondamentali per lo svolgimento delle attività assistenziali di base e di supporto agli infermieri, costretti a rivedere impropriamente la loro condizione professionale. Senza dimenticare che sono stati chiusi dei reparti fondamentali per il nostro comprensorio. Ad, oggi nessun politico si sta occupando di questa situazione dell’Ospedale. La UIL FPL da tempo chiede – conclude – che gli organi preposti prendano provvedimenti utili e celeri, affinché L’Ospedale locale possa nuovamente offrire al cittadino di Gela e del comprensorio tutti i servizi. Tale condizione è umiliante per la dignità aziendale ed umana. I lavoratori sono persone, con diritti e doveri.”