79° anniversario dello sbarco alleato: iniziano le commemorazioni

 
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Gela. Al via questa mattina le celebrazioni del 79esimo anniversario dello sbarco delle truppe angloamericane sulle coste gelesi . Insieme alle associazioni e ai club service, l’amministrazione comunale si è impegnata a realizzare una due giorni di eventi commemorativi di alto livello, seppur nel solco della tradizione.

Il primo significativo momento del ricco calendario si è tenuto alle 9 di questa mattina con la deposizione della corona sul monumento ai caduti di Ponte Dirillo, in contrada Feudo Nobile. Un momento molto sentito dalla nutrita delegazione dell’esercito americano della base di Sigonella appositamente giunta in città.

“Questa giornata non è solo per ricordare i 39 paracadutisti americani. La partnership creata con il comune di Gela ha dato vita a questo evento a cui abbiamo voluto partecipare con le nostre famiglie per dare un segno forte di unione soprattutto nel momento di guerra che sta investendo l’Europa.” Ha dichiarato il capitano Payton Price, vice comandante NCST di Sigonella.

A seguire presso il cimitero monumentale sono stati commemorati i Carabinieri caduti durante le battaglie. Infine, tappa a Castelluccio per la deposizione di una corona d’alloro in un altro dei luoghi simbolo di quei fatti storici che i nostri avi hanno vissuto sulla propria pelle.

“Oggi non ci si è concentrati sui nostri o sui loro caduti. Per la prima volta nella storia i Carabinieri hanno presenziato alla commemorazione di ponte Dirillo e vedere come i militari americani hanno ricambiato presenziando al cimitero monumentale. È un messaggio importantissimo perché è giusto commemorare chi ha dato la vita in quella battaglia, indipendentemente dallo schieramento” ha poi aggiunto Giuseppe la Spina , direttore del gruppo archeologico Gheloi.

Nell’estate del 1943, tra il 9 e il 10 luglio, si susseguirono un insieme di eventi drammatici, cruciali per la storia dell’intera umanità, che avrebbero cambiato la sorte del secondo conflitto mondiale e dell’Italia, imprimendo una svolta decisiva all’andamento della guerra. E il popolo gelese ne fu testimone. Lo sbarco in Sicilia costituì una delle più grandi operazioni anfibie della seconda guerra mondiale, a cui presero parte due grandi unità alleate: la 7ª Armata statunitense al comando del generale George Smith Patton e l’8ª Armata britannica al comando del generale Bernard Law Montgomery.

Da un punto di vista politico, l’invasione della Sicilia ebbe decisiva influenza in Italia: favorì la destituzione di Benito Mussolini, la caduta del fascismo e il successivo armistizio di Cassibile, con cui le forze armate italiane cessarono le ostilità contro gli anglo-statunitensi.

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