Come è possibile che alcuni calciatori degli anni ‘50 e ‘60 siano ancora presenti sui meme dei social ancora oggi? La risposta è semplice, perché ormai queste leggende sono entrate nell’immaginario collettivo, nella cultura pop delle scommesse sportive e sono diventate delle vere icone. Chi non ha mai sentito parlare di Maradona, Messi, Pelé, Baggio? Se contiamo anche sul fatto che il calcio è lo sport più seguito al mondo e che almeno una persona su due è un tifoso, un calciatore o un appassionato, allora possiamo comprendere meglio l’importanza di questa disciplina.
Molto spesso non c’entra lo score, i risultati positivi e le vittorie, ma valgono anche le gesta atletiche e lo spettacolo messo in scena in campo, tuttavia, le vittorie rappresentano la parte integrante del mito. Ecco 10 calciatori iconici che hanno scritto le storie di calcio più incredibili.
Diego Armando Maradona e Pelé: due parametri iperbolici
I primi due non possono che essere loro, talenti puri e parametri iperbolici del pallone tra gli anni ‘50 e il 2000, come massima espressione del calcio più sublime. Pelé è stato il primo calciatore a segnare valanghe di gol, oggi è quinto nella classifica dei bomber all time, ma soprattutto, è l’unico giocatore che ha vinto 3 Coppe del Mondo.
Diego Armando Maradona era un mago, col pallone faceva di tutto e palleggiava con le arance, limoni e mappamondi giganti. Conosciuto in qualsiasi angolo del pianeta, ha vinto la Coppa del Mondo nel 1986, più due scudetti con il Napoli, una Coppa UEFA e altri titoli, ma più delle statistiche valgono le immagini. Queste sono state le prime icone pop del calcio in assoluto.
Cristiano Ronaldo e Lionel Messi: due talenti a prova di record
Inutile stilare l’elenco infinito del palmarès di CR7 e Messi, perché nulla può descrivere le loro gesta in campo, bisogna solo abbandonarsi e godersi il match. Queste due icone sono state protagoniste fino a qualche anno fa e ancora oggi dominano la classifica dei migliori bomber di tutti i tempi, Ronaldo al primo posto e Messi al secondo posto. Dal 2009 al 2018 hanno infuocato le gare di Liga e Champions giocando con Real Madrid e Barcellona.
Baggio e Maldini: i protagonisti di Italia ‘90 e USA ‘94
Protagonisti del terzo e del secondo posto dei Mondiali di Italia ‘90 e USA ‘94, Maldini e Baggio sono due delle icone italiane più ammirate al mondo. Il Divin Codino ci ha deliziato con le sue giocate in Serie A dal 1985 al 2004, mentre quel diavolo di Maldini ha giocato 25 stagioni nel Milan, diventando il calciatore di movimento con più presenze in Serie A, secondo soltanto a Gianluigi Buffon, altra icona del calcio italiano.
George Best e Paul Gascoigne: una bellezza tattica esilarante
Con queste due icone entriamo in una gara di eccessi: di bellezza tattica in campo, di follia esilarante fuori ma anche nel rettangolo verde. L’esplosività del nordirlandese e il suo amore per alcol e donne, espressamente dichiarato in diverse interviste, contro lo humor inglese più spiazzante, perché Gazza ne ha combinate di tutti i colori con qualsiasi club e persino nella Nazionale Inglese.
Zidane e Platini: l’eleganza esplosiva
Voliamo sul versante francese per scoprire due autentici talenti, che hanno offerto spettacolo in diverse ere del calcio, ma che si sono distinti per un’eleganza tattica unica, unita a una dose massiccia di creatività.
Qualità tattica è stata la parola d’ordine di questi due campioni, che comunque sono molto differenti tra loro per carattere, basti pensare che Michel Platini non è mai stato espulso in carriera e Zidane chiuse la sua carriera con la famosa testata a Marco Materazzi, nella finale dei Mondiali 2006 contro gli Azzurri. Al di là di tutto, Platini e Zidane restano le due icone francesi assolute nella storia del calcio e nella cultura pop.