Gela. Un vertice con i manager di Enimed e la richiesta di avere l’intero cronoprogramma delle attività di manutenzione per l’anno in corso. Il cronoprogramma sulle manutenzioni. I segretari provinciali di Filctem, Femca e Uiltec vogliono far chiarezza rispetto ad investimenti che, stando al protocollo d’intesa di due anni fa, dovrebbero raggiungere i 400 milioni di euro, appunto solo sul fronte delle manutenzioni. Un primo incontro tra i manager e i segretari Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania si è tenuto negli scorsi giorni e dovrebbe essere bissato a breve. Il sindacato sta cercando un’accelerazione per l’avvio di quei lavori che non sono comunque legati al progetto Prezioso K e, di conseguenza, all’esito del ricorso al Consiglio di Stato presentato da associazioni ambientaliste ed enti comunali. “Non tutto è legato al ricorso – spiega il segretario della Femca Francesco Emiliani – l’azienda deve dare certezze su tutti quegli interventi che potrebbero avvantaggiare anche l’indotto”.
Le royalties e le strategie di Eni. I sindacati, però, non trascurano neanche le eventuali strategie dell’azienda sul piano della gestione delle royalties petrolifere. “Dobbiamo capire quali intenzioni abbia il gruppo qualora la percentuale delle royalties da versare a Regione e Comune non diminuisca – continua Emiliani – è un punto molto importante del futuro di Eni in questo territorio”. Intanto, in raffineria il numero di operatori ancora in servizio è arrivato a 483. “Di certo – dice il segretario della Uiltec Maurizio Castania – non possiamo accettare altre trasferte o nuove partenze verso altri siti italiani ed esteri. L’obiettivo fissato nel protocollo per i progetti della green refinery è di 400 unità ma bisogna dare certezze e assicurare che i progetti si concretizzino”. Sul tavolo di confronto arriverà, a breve, anche il futuro più immediato del Safety competence center di Eni, il centro di formazione voluto dal gruppo in città.