Vertenza Medi group, prosegue la protesta degli operai: tavolo con gli imprenditori di Sicindustria

 
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Gela. Negli ultimi giorni, la protesta degli operai edili della Medi group construction è salita di intensità e anche il presidio in raffineria è stato rafforzato. Anche oggi non è mancata la presenza ai tornelli. Non è stato sufficiente l’incontro in prefettura, nel corso del quale c’è stato l’impegno a procedure giudiziarie che possano essere più celeri possibile. Gli operai attendono ancora le spettanze arretrate e soprattutto vorrebbero un quadro chiaro per il futuro più immediato. L’azienda è stata posta in liquidazione e i circa centocinquanta dipendenti si trovano a fronteggiare un periodo molto delicato. Domani, è previsto un incontro con i vertici di Sicindustria provinciale, retta dal presidente Domenico Lorefice. Sono state le organizzazioni sindacali di categoria e quelle confederali a spingere per un primo faccia a faccia con gli imprenditori. Si cercherà di capire quali siano le prospettive anche rispetto ad un eventuale assorbimento di parte dei lavoratori attualmente impegnati nella mobilitazione per la difesa dei propri diritti e per il rientro nei cantieri attivi in raffineria. Medi group, che ha dovuto affrontare una crisi repentina che l’ha condotta alla procedura di liquidazione, conta su un numero cospicuo di maestranze e l’obiettivo è di non perdere posti di lavoro.

I manager di Eni hanno fatto sapere che il presidio rafforzato, che limita l’accesso in fabbrica ai dipendenti delle altre aziende sta creando le prime difficoltà che andrebbero invece evitate. Ieri, da Raffineria è giunto un invito a risolvere la vertenza. Non sarà facile e anche per questo motivo i sindacati vogliono sondare le intenzioni degli imprenditori di Sicindustria.

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