Gela. Lunedì vertice all’ufficio provinciale del lavoro tra le segreterie degli edili di Cgil, Cisl, Uil e Ugl e i responsabili della Turco Costruzioni. Da settimane, va avanti la mobilitazione degli operai, condotta soprattutto in sordina. Eni ha bloccato i contratti che la legavano alla società locale e i sindacati stanno cercando di trovare una soluzione occupazionale per i dipendenti del gruppo. L’incontro nisseno dovrebbe essere quello giusto per avviare la procedura di licenziamento, che consentirà ai lavoratori di trovare eventuali collocazioni alternative. Diverse aziende hanno già contattato i dipendenti Turco, anche se rimane il nodo di contratti che saranno solo a tempo determinato.
I segretari Francesco Cosca, Francesco Iudici, Giovanni Abela e Dathan Di Dio saranno al tavolo per tentare di chiudere la vicenda e dare la possibilità di nuova ricollocazione a lavoratori, che continuano a presidiare gli uffici amministrativi di Eni in contrada Piana del Signore. Fino ad ora, non hanno voluto alzare l’intensità della loro protesta, proprio con l’obiettivo di trovare una soluzione all’intera vicenda. Senza stipendi, però, tutto diventa difficile. C’è chi ha già deciso di presentare le dimissioni, accettando le offerte (sempre a tempo determinato) di altre aziende dell’indotto del cane a sei zampe. Scelte quasi obbligate, favorite dalla fase di gravissima difficoltà, che i sindacati vorrebbero però evitare, per impedire che gli operai perdano molti dei diritti acquisiti durante lunghi anni di lavoro alle dipendenze della Turco.
Sarò sei un grande vedi che stanno licenziando a tutti e tutte le aziende sono al collasso e tutta l’economia della tua città e al collasso, saluti a tutti