Gela. Ieri, un nuovo confronto tra l’amministrazione comunale e i professionisti catanesi che da qualche tempo stanno studiando i numeri finanziari del municipio. Le osservazioni della Corte dei Conti e la relazione rilasciata dall’ormai ex esperto che era stato nominato dal sindaco, hanno attivato nuovi campanelli d’allarme, presi in esame proprio nel corso della verifica di ieri. Questa mattina, il sindaco Lucio Greco e l’assessore al bilancio Mariangela Faraci hanno ripreso a monitorare lo stato della fase di verifica, che di per sé è già resa molto difficile dal poco organico a disposizione. “Spero che la verifica possa concludersi a breve – dice il sindaco – stiamo lavorando anche nella prospettiva dell’audizione alla Corte dei Conti. Non so quando sarà possibile approvare i correttivi che abbiamo richiesto al dirigente ad interim. Non escludo che possa avvenire anche dopo l’audizione alla Corte dei Conti. Tutto dipende dalla verifica in corso, che è condotta pur in mancanza di un dirigente di ruolo e con pochissimo personale. Non è facile”. L’avvocato e la sua giunta guardano quasi esclusivamente all’obiettivo di evitare il dissesto. “La priorità è salvare la città – aggiunge – dai consulenti sono arrivati degli spiragli, così come spiragli si intravvedono nelle osservazioni della Corte dei Conti”. La giunta ha appena riaperto il capitolo dei correttivi, che ad inizio gennaio erano stati proposti dal dirigente ad interim Loredana Patti. I numeri pesanti della Corte dei Conti hanno convinto il primo cittadino e gli assessori a rivedere le mosse, dopo che era stato deciso di “congelare” la proposta, considerata “intempestiva”. Le basi finanziarie del municipio rimangono in bilico mentre l’avvocato Greco non dà troppo peso ad ipotesi battute dall’opposizione, come la mozione di sfiducia. “Mi sono posto degli obiettivi e tra tutti c’è quello di evitare il dissesto – continua – spero che i numeri possano aiutarci. Non do peso a voci strumentali, alimentate da chi vuole destabilizzare il confronto tra organi. Chi agisce così, danneggia anzitutto la città”. Anzi, nonostante ci siano state frizioni anche nel recente passato, l’avvocato apre ancora una volta al consiglio comunale.
“Il nostro lavoro va avanti sempre nel massimo rispetto delle prerogative dell’assise civica – conclude – ho voluto coinvolgere il presidente Sammito nei tavoli con i consulenti. Penso che rappresenti l’intera istituzione del consiglio comunale. Voglio dialogare con tutti. Le voci stonate ci saranno sempre ma non ci tiriamo indietro e sappiamo quale sia l’importante ruolo del consiglio”. Attende sviluppi anche dall’Ars sull’emendamento “sblocca royalties”. “Abbiamo lavorato ad un testo che sarà presentato nel collegato alla finanziaria – precisa – spero possa trovare sostegno”. L’intenzione del sindaco, con tutte le incertezze che accompagnano la crisi dell’ente, pare comunque quella di non creare troppe fibrillazioni, coltivando un dialogo a distanza con l’assise civica, che in più occasioni ha posto molti interrogativi sulla gestione dell’emergenza degli atti finanziari. La politica, per ora, sembra passare in secondo piano.