"Vado avanti con le priorità, verifica? Spetta agli altri chiederla", Di Stefano: "Lombardo ha sacrificato l'alleanza"

Alla guida dell'alternativa per il Libero Consorzio, probabilmente gli è mancato lo slancio che gli avrebbe potuto dare l'alleanza al completo, senza dimenticare una “territorialità” che al momento delle urne non ha attecchito per come doveva

02 maggio 2025 17:41
"Vado avanti con le priorità, verifica? Spetta agli altri chiederla", Di Stefano: "Lombardo ha sacrificato l'alleanza" - Di Stefano insieme all'ex presidente della Regione Lombardo
Di Stefano insieme all'ex presidente della Regione Lombardo
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Gela.  Sono giorni sicuramente non semplici nella gestione degli equilibri interni all'amministrazione comunale, all'indomani del voto per le provinciali e avendo davanti una fase di decisioni cruciali, con in testa quelle sugli atti finanziari. Il sindaco Di Stefano, già a urne appena chiuse e con un risultato che poteva essere anche migliore, ha fatto intendere che tanto ci sarà da valutare ma dando priorità agli atti per la città, con il bilancio stabilmente riequilibrato e il nuovo contratto Ghelas. “Faccio il sindaco e le priorità le ho date a tutti – spiega – c'è da lavorare. Verifiche interne? Io vado avanti sulla base dell'agenda amministrativa. Se gli alleati, mi riferisco soprattutto al Pd e al Movimento cinquestelle, vorranno incontrarmi, sono a disposizione. Io, per ora, non convocherò nessuna riunione. E' chiaro, comunque, che arriverà un momento per prendere delle decisioni”. Il “modello Gela” che aspirava a diventare “modello Provincia”, si è fermato, contenuto dalla concorrenza del centrodestra a due teste, con il neo presidente forzista Tesauro e con il sindaco di Niscemi Conti. Di Stefano, nella geografia complessiva dei 314 chiamati alle urne, riteneva che qualcosa in più, in favore della sua coalizione, potesse maturare. Così non è stato. Assenti gli esponenti dell'Mpa-”Grande Sicilia”, collocati nella sua giunta ma schierati con FI e Tesauro alle provinciali. “Il problema vero è che ci sono state le provinciali – sottolinea il primo cittadino – se non ci fosse stata questa scadenza elettorale, magari la questione si sarebbe posta solo alle prossime regionali. La verifica politica invece c'è stata adesso. La mia è stata una candidatura di enorme sacrificio. L'ho fatto per i miei alleati. Ho letto ulteriori dichiarazioni del presidente Lombardo. La questione non era legata al nostro territorio o ad altri ambiti. Era invece regionale e a Lombardo il risultato è servito per chiedere maggiore visibilità nel governo Schifani. Ha dimostrato di avere numeri nelle varie province. In molte province ci sono state intese trasversali, tra entità di centrosinistra e gruppi di centrodestra. Lombardo ha fatto un suo ragionamento, buon per lui. Ha sicuramente sacrificato la nostra alleanza. Gli auguro un ampio respiro regionale”. Ancora una volta, il sindaco tiene a ribadire che la direttrice politica da seguire passa da valutazioni che farà analizzando non solo quanto accaduto alle provinciali ma pure sul versante amministrativo. Ha cercato di fare il bis, dopo le amministrative dello scorso anno. Alla guida dell'alternativa per il Libero Consorzio, probabilmente gli è mancato lo slancio che gli avrebbe potuto dare l'alleanza al completo, senza dimenticare una “territorialità” che al momento delle urne non ha attecchito per come doveva. Nessuno, tra gli alleati, può dirsi esente da pecche e questo il primo cittadino sembra rimarcarlo con convinzione. 

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