Unione Comuni, progetti per i finanziamenti: Giorrannello, "continuiamo a monitorare ma consiglio si riunisca"
Se mancano figure importanti nell'organizzazione burocratica, l'assise civica, composta da consiglieri gelesi, niscemesi e buteresi, si è riunita poche volte, l'ultima ormai mesi addietro
Gela. L'Unione dei Comuni, per i finanziamenti della nuova programmazione 2021-2027, negli scorsi mesi ha fatto segnare la conclusione di una prima fase, fondamentale. Sono stati trasmessi tutti i progetti da candidare e di recente gli uffici della Fua hanno proceduto con la documentazione contabile. Adesso, l'attesa è per i riscontri in sede regionale. Gela, Niscemi e Butera, che fanno parte dell'Unione dei Comuni, ambiscono a fondi consistenti per oltre quaranta milioni di euro. Prima ancora che la struttura burocratica iniziasse a prendere piede, l'Unione ha preso forma con il consiglio, del quale fa parte la rappresentanza istituzionale locale, con i consiglieri Massimiliano Giorrannello, Lorena Alabiso e Armando Irti. La Fua, attualmente con una giunta presieduta dal sindaco niscemese Massimiliano Conti, poggia le proprie sorti quasi esclusivamente sui pochi dirigenti del municipio gelese, compreso l'architetto Antonino Collura, che funge da coordinatore. L'organismo politico, di fatto, ha sempre avuto difficoltà a prendere l'abbrivio giusto. Se mancano figure importanti nell'organizzazione burocratica, l'assise civica, composta da consiglieri gelesi, niscemesi e buteresi, si è riunita poche volte, l'ultima ormai mesi addietro. “Ho più volte chiesto al presidente del consiglio Angelo Di Menza di procedere con la convocazione di una seduta, anche per consentire un confronto sui progetti tra tutti i consiglieri – dice il capogruppo gelese Giorrannello – purtroppo, non ho avuto risposte. Come consiglieri dell'assise gelese, stiamo continuando a monitorare tutto l'iter. I progetti sono stati trasmessi per i finanziamenti. Bisogna rimanere attenti e concentrati su questo fronte, per ottenere tutti i fondi previsti”. Tra le opere proposte per il Comune di Gela, il ritorno di “Una via tre piazze”, a oggi mai realizzata, e la riqualificazione dell’ex dogana, oltre alla pista ciclabile che collegherà Macchitella al lungomare e ancora interventi di messa in sicurezza, sulla viabilità e il bacino di laminazione per l’area di via Venezia. Si tratta di progetti rimasti inevasi in altri programmi di finanziamento e arrivati alla fase esecutiva ma non solo. Nell’elenco, figurano il camminamento ciclopedonale dal porto rifugio al lungomare, l’acquisto di bus elettrici e un vero e proprio snodo bus su più aree, una pista ciclabile da Macchitella a Manfria passando da Montelungo e Femmina Morta, la sicurezza stradale di viale Mattei, interventi di moderazione del traffico, diversi progetti di protezione civile, l’efficientamento energetico della scuola “Quasimodo”, la digitalizzazione degli archivi Fua, la ristrutturazione dell’immobile di via Feace (ex casa del custode nel plesso “Aldisio”), il muro di contenimento dell’oratorio San Francesco, un parco lineare frontemare tra via Borsellino e il lungomare, il rifacimento di Palazzo Ducale e lavori di riqualificazione a nord del museo archeologico. L'assessore Romina Morselli, con delega dal sindaco, fin dall'insediamento ha voluto concentrare attenzione sullo sviluppo dell'Unione dei Comuni e dei progetti. L'Area urbana funzionale risente di un organigramma sostanzialmente al palo, salvo le risorse dirigenziali messe a disposizione dall'amministrazione gelese, però la strada verso i finanziamenti nessuno intende smarrirla, soprattutto in un municipio in dissesto.
In foto i consiglieri gelesi Irti, Giorrannello e Alabiso
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