Una storia incredibile | Gli anni di Salvatore Quasimodo a Gela come non li hai mai studiati
Scopri come Gela influenzò l'infanzia e la poesia di Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura nel 1959.

Un'infanzia tra rotaie e versi: Gela nel cuore del giovane Quasimodo
Nato a Modica il 20 agosto 1901, Salvatore Quasimodo trascorse parte della sua infanzia a Gela, dove il padre, capostazione delle Ferrovie dello Stato, fu trasferito nel 1907. Fu proprio a Gela che il giovane Salvatore iniziò la sua formazione scolastica, frequentando il primo anno delle scuole elementari.
Questo periodo, seppur breve, lasciò un'impronta significativa nella sua memoria e nella sua produzione poetica. Nel 1909, la famiglia si trasferì a Messina, città devastata dal terremoto del 1908, dove vissero inizialmente in vagoni ferroviari adattati ad abitazione. Queste esperienze, segnate da continui spostamenti e difficoltà, influenzarono profondamente la sensibilità del futuro poeta.
Le radici siciliane nella poesia di Quasimodo
Nonostante i numerosi trasferimenti, la Sicilia rimase sempre al centro dell'ispirazione poetica di Quasimodo. Le atmosfere, i paesaggi e le esperienze vissute nell'isola si riflettono in molte delle sue opere, come nella raccolta Acque e terre del 1930, dove rievoca l'infanzia e la nostalgia per la terra natale. Anche in Oboe sommerso (1932) ed Erato e Apollion (1936), la Sicilia emerge come terra del mito e della memoria. Quasimodo stesso si definiva "Siculo-Greco", sottolineando il profondo legame con le radici culturali e storiche dell'isola.
Curiosità: l'eredità di Quasimodo a Gela
A testimonianza del legame tra Quasimodo e Gela, oggi la città ospita l'Istituto Comprensivo Statale "Salvatore Quasimodo", che offre percorsi di istruzione dalla scuola dell'infanzia alla secondaria di primo grado. L'istituto rappresenta un omaggio alla memoria del poeta e un punto di riferimento culturale per la comunità gelese.