“Una Buona Idea” e “Gioventù Nazionale” sì a raccolta Torre: Piazza, “ora Fondazione”

 
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Gela. La decisione dell’amministrazione comunale di provare ad acquisire la Torre di Manfria sta incassando consensi bipartisan. Si sono già detti a favore e parteciperanno alla raccolta fondi pubblica, sia il gruppo di “Una Buona Idea” che quello di “Gioventù nazionale”. “Mai come ora, aver riscoperto il senso della comunità sarà il motore propulsivo di un nuovo slancio, questo ci darà la forza di percorrere una nuova strada con nuova determinazione e con un legame sempre più forte con il nostro territorio. Siamo una grande comunità – dicono gli esponenti di “Una Buona Idea” – e condividiamo grandi valori, primo tra tutti il senso di appartenenza al nostro territorio. Questa è l’occasione per sentire e dimostrare di appartenere alla città e a questa rispondere. È l’occasione di sentirsi parte di un progetto di bellezza e storia. La Torre di Manfria è di tutti. È di Gela”. “Leggiamo e accogliamo con estremo interesse l’iniziativa lanciata dall’amministrazione comunale, che riguarda l’acquisto della Torre di Manfria che appunto sorge nella zona balneare e sovrasta il golfo di Gela. Siamo più che convinti, che l’acquisto e la valorizzazione di tale monumento, non porterà giovamento solo al territorio gelese, ma a tutta la provincia di Caltanissetta. Gela – spiega Alice Aldisio del coordinamento provinciale – oltre ad essere il più grande centro della provincia, è l’unica città che si affaccia sul mare, ciò significa che, qualora si andassero a formare dei flussi turistici, sarebbe il territorio intero ad avere un giovamento. Pertanto, invitiamo tutti i gruppi cittadini di Gioventù Nazionale in provincia di Caltanissetta e tutte le associazioni presenti nel territorio ad aderire all’iniziativa”.

Dalle fila di Fratelli d’Italia, il componente del direttivo provinciale Guglielmo Piazza guarda però ad un modello diverso e alla costituzione di una Fondazione, che si faccia carico del patrimonio storico e artistico della città e lo rilanci. “L’’acquisizione da parte del Comune di Gela di un bene culturale fortemente iconico e fondamentale per la nostra identità cittadina è sicuramente un bene ed è qualcosa che “visto da Destra” è più che apprezzabile visto che la tutela e la promozione della nostra identità territoriale, declinata in tutte le sue forme e sfaccettature, è un tema di grande importanza e guida l’azione politica di Fratelli d’Italia. Ma allora benissimo? Diciamo bene, ma non benissimo. Nel senso che in assenza di una strategia organica – dice – e di lungo periodo relativa alla tutela ed alla promozione del nostro veramente notevole patrimonio culturale, si corre il rischio di ridurlo a mera location d’eccezione per dj set e cocktail estivi, che pure ci vogliono ma che non sono sufficienti o adeguati a fare diventare questi siti volano culturale ed economico per la nostra città”. Per questo lancia la proposta della Fondazione, che coinvolga gruppi economici importanti come Eni. “La sfida, rivolta a questa amministrazione, è di creare qualcosa che vada al di là del proprio mandato e che possa consentire un’adeguata tutela ai beni culturali ricadenti sul territorio gelese e la loro adeguata valorizzazione. La sfida è farsi promotori dell’istituzione di una Fondazione che veda fra i soggetti promotori coinvolti sia il Comune che la Regione Siciliana e, perché no, anche Eni – spiega ancora – a cui trasferire la proprietà e la gestione dei beni culturali locali e che possa programmarne la valorizzazione per vent’anni senza essere influenzata più di tanto dagli equilibri politici. Sono da sempre convinto che questa strada sia percorribile e penso che la Fondazione riceverebbe il contributo economico da larghi settori della nostra economia. Ed allora, la sfida è lanciata, è pubblica ed è un gioco al rialzo, in termini di qualità, per il bene della città. Riuscirà l’amministrazione ad accettarla?”.

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