Un volto che pochi conoscono | Il Monumento a Salvatore Aldisio e l'avvincente storia che nessuno racconta
Monumento a Salvatore Aldisio a Gela: il politico che rifondò la città post‑bellica e un dettaglio storico che in pochi conoscono.

Salvatore Aldisio
Nel cuore di Gela, davanti al Palazzo di Città, svetta il Monumento a Salvatore Aldisio, dedicato al politico gelese nato nel 1890 che ha trasformato la città nel secondo dopoguerra. Alto Commissario per la Sicilia nel 1944, ministro e senatore della DC fino al 1964, Aldisio è riconosciuto come il “ricostruttore” di Gela. Grazie a lui la città ha visto nascere il Municipio, l’ospedale, il porto e nuovi quartieri operai, tra cui il famoso Villaggio Aldisio. Inaugurato il 27 luglio 2019, 55 anni dopo la sua morte, il monumento in piazza Municipio è stato accompagnato da una solenne cerimonia con la nipote e la cittadinanza, a testimonianza del profondo legame tra Aldisio e la sua terra natale.
Un politico e un’urbanista: la Gela che cambia volto
Salvatore Aldisio non fu solo uomo di potere, ma precursore di una visione urbanistica moderna. A lui si devono: il rifacimento del centro città, il Palazzo di Città in stile razionalista, l’acquedotto, l’ospedale civile, il promontorio sul lungomare e perfino il Villaggio Aldisio, primo quartiere operaio pianificato. La sua azione amministrativa ha trasformato Gela da paese devastato in una città moderna . La statua lo ritrae con sguardo fiero e mano sollevata, quasi a indicare la rotta verso il futuro.
Curiosità
Il nome Villaggio Aldisio non si trova solo a Gela: nel 1944, dopo lo sbarco alleato, Aldisio partecipò direttamente alla fondazione di un quartiere operaio a Messina con lo stesso nome. Un duplice omaggio al modello urbanistico che ispirò la rinascita post-bellica di almeno due città siciliane.