Un viaggio nelle alture di Caltanissetta, Monte San Giuliano e le sue storie mai raccontate
Scopri a Caltanissetta il Monte San Giuliano: archeologia, panorami, natura e una storie che ti lasceranno a bocca aperta!

Nel cuore di Caltanissetta si erge il Monte San Giuliano, un colle sacro alto 727 m che domina la città e custodisce una sorprendente stratificazione storica: da antichi santuari neolitici fino al monumento moderno del Redentore. Questo sito non è solo un punto panoramico mozzafiato, ma rappresenta un crocevia tra natura, spiritualità, archeologia e socialità. In questo articolo esploriamo il significato profondo della collina, le scoperte storico-archeologiche, le sue funzioni culturali e, ovviamente, la curiosità finale che rende ancora più affascinante questo luogo.
Le radici antiche: santuario neolitico e idoletti di argilla
Addentrandoci nella storia millenaria del Monte San Giuliano, emerge un capitolo affascinante: nel II millennio a.C. era presente un santuario legato alla cultura di Castelluccio, testimoniato da statuette di terracotta e ceramica rinvenute in località Redentore. Nel 1963, durante l’apertura di una cava, furono rinvenuti idoletti fittili datati all’Età del Bronzo, che offrono preziose informazioni sui culti antichi nella Sicilia interioranea. Questo antico centro sacro svolgeva funzione aggregativa religiosa per le comunità vicine, segno di una continuità di valori spirituali e identitari che sarebbe fiorita nei millenni successivi.
Il Monumento al Redentore: fede e veduta spettacolare
Sulla sommità del monte sorge una delle diciotto statue del Redentore costruite in occasione del Giubileo del 1900, opera dell’architetto Ernesto Basile, in pietra e bronzo, alta 4,85 m È diventata un punto di riferimento per i cittadini di Caltanissetta, chiamata “u’ Ridinturi”, e luogo di pellegrinaggio nella festa del Redentore, celebrata il 6 agosto con processione e infiorata. La posizione elevata regala viste panoramiche uniche: dalle Madonie all’Etna, passando per il profondo entroterra siciliano.
Integrazione con l'urbanità e la natura contemporanea
Il Monte San Giuliano non è più un luogo isolato: è diventato un polmone verde e socializzante. Le temperature più miti rispetto alla città, il belvedere lastricato e la presenza di sentieri lo rendono meta ambita soprattutto in serate estive, quando nisseni e visitatori salgono per godersi panorama e brezza. È parte del sistema collinare che include anche Sant’Anna e Poggio Sant’Elia, tutelato nel Piano paesaggistico regionale. Oggi resta un esempio di come la storia, la natura e la cultura possano convivere, diventando fonte di benessere e identità collettiva.