Un artigiano stalker? La donna che lo denunciò chiede in giudizio 100 mila euro

 
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Gela. Un intero anno vissuto con la paura di un presunto stalker. Adesso, davanti al giudice dell’udienza preliminare Fabrizio Molinari, la donna chiede un risarcimento da 100 mila euro. Fu proprio lei a denunciare l’artigiano finito davanti al gup.

La donna presa di mira. L’auto danneggiata, le telefonate sempre più insistenti, addirittura i genitali mostratele. A formulare la costituzione in giudizio della presunta vittima e la richiesta di risarcimento è stato il suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello. L’artigiano, negli scorsi mesi, ha subito un provvedimento che lo ha costretto a non avvicinarsi in alcun modo alla donna. Difeso dall’avvocato Annarita Lorefice, si è sempre detto estraneo ai fatti contestati dai magistrati della procura. In base alla linea difensiva, non ci sarebbero elementi tali da confermare le accuse. L’accusa punta prevalentemente sui tabulati telefonici, Intanto, davanti al gup Molinari, il pubblico ministero Serafina Cannatà ha chiesto il rinvio a giudizio del presunto stalker.

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