Uccisi dalla mafia, due commercianti inseriti in elenco di vittime innocenti

 
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Gela. Raccolgono informazioni in giro per l’Italia, acquisiscono dati processuali e, in parte, vengono sostenuti dalle stesse famiglie delle vittime. Così, i responsabili del gruppo “Una casa della memoria per le vittime di mafia” hanno scelto di creare un vero archivio.

Adesso, tra le storie raccolte ci sono quelle di due commercianti i cui corpi vennero lasciati a terra dal conflitto esploso in città tra stidda e cosa nostra. Gli operatori del gruppo, infatti, hanno ricostruito le vicende di Orazio Sciascio e Rosario Ministeri.
Il primo venne assassinato, nel maggio del 1998, all’interno della sua rivendita di generi alimentari in via Pistillo. Fu mortalmente colpito da alcuni pallettoni di fucile durante una rapina messa a segno da affiliati ai gruppi criminali cittadini. Rosario Ministeri, invece, fu assassinato nel novembre dell’anno precedente a quello rivelatosi fatale per Sciascio.
Il titolare del bar Caposoprano di via Palazzi venne trucidato con diversi colpi d’arma da fuoco. I suoi sicari non esitarono ad eliminarlo subito dopo l’apertura del locale. I responsabili del gruppo Una casa della memoria li hanno inseriti in uno speciale elenco che racchiude centinaia di casi simili a quelli dei due esercenti locali.
Il lavoro svolto ha consentito di stilare una tragica lista, composta dai nominativi di chi la mafia l’ha conosciuta dopo essersi trovato a tu per tu con i propri carnefici. Adesso, nell’elenco potrebbero essere inserite le storie di altre vittime generate dalla sanguinosa faida esplosa in città a cavallo tra gli anni ottanta e novanta.
La ricostruzione svolta, inserita in un aggiornato sito web, può essere liberamente consultata. Le vicende personali dei due commercianti, assassinati in circostante quasi analoghe, sono dettagliatamente riportate: allo scopo principale di non dimenticare realtà, solo apparentemente di provincia, rilanciate a livello nazionale.
Non è da escludere, inoltre, che la banca dati possa essere ulteriormente arricchita da altre vicende scaturite dal contesto criminale cittadino. L’attività di raccolta proseguirà nei prossimi mesi.

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