"Troppa tracotanza, centrodestra non esiste", Scerra: "Candidato va scelto in città, deve conoscerla"
Gela. “Il centrodestra? Non esiste, in città è stato azzerato”. La scissione che ha portato ad “Alleanza per Gela” è tutt’altro che superata, al di là di endorsement probabilmente solo di facciata. Sa...

Gela.“Il centrodestra? Non esiste, in città è stato azzerato”. La scissione che ha portato ad “Alleanza per Gela” è tutt’altro che superata, al di là di endorsement probabilmente solo di facciata. Salvatore Scerra, che al primo turno si è messo alla guida dell’allenza uscita fuori, in dissenso, dai partiti ufficiali d’area, lo ha ribadito a risultato del ballottaggio ormai ufficiale. “Se potevo essere io il candidato ideale per un centrodestra unito? Ritengo di sì – dice – non sono io a sostenerlo, sono i numeri che parlano. Ho ottenuto oltre il ventiquattro per cento delle preferenze. Il centrodestra non ha compreso che il candidato a sindaco lo deve esprimere il territorio. Probabilmente, l’ingegnere Cosentino non aveva neanche tutta questa grande intenzione di candidarsi. Hanno deciso che doveva essere lei ma ancora adesso non capisco a quale partito faccia riferimento e chi l’ha voluta candidare”. L’insuccesso netto del centrodestra e di Cosentino, al secondo turno, secondo Scerra è il risultato inevitabile della “tracotanza” delle segreterie dei partiti. “I risultati si vedono – dice ancora – io avevo previsto che sarebbe andata a finire così, non appena si è compreso che il candidato non sarebbe stato scelto nei partiti. C’è stata la messa in scena del possibile candidato di Fratelli d’Italia ma sappiamo che non aveva fondamento. Il candidato a sindaco era già stato scelto. La città si fida solo di candidati che sono direttamente legati al territorio e che conoscono i problemi veri. Io invece sono stato del tutto escluso”. Il consigliere comunale uscente, che non rientrerà all’assise civica, non si sente per nulla in colpa per il risultato incassato dal patto largo moderati-centrodestra. “Queste amministrative non le ho perse io – continua – la sconfitta è del centrodestra. Fratelli d’Italia, primo partito in Italia, non ha voluto presentare un proprio candidato. E’ stato individuato un candidato scelto altrove”. Il riferimento elettorale di “Alleanza per Gela”, tentativo che pare già però piuttosto ridimensionato, non dà l’impressione di considerarsi del tutto fuori dal contesto politico.
“Dal centrodestra – sottolinea – attendo una chiamata da qualcuno che mi spieghi quali sono i programmi e cosa si intende fare. Una cosa mi sembra evidente, bisogna dire basta ai deputati di altre zone che vengono in città solo a recuperare voti. Ci vogliono deputati regionali della città. Il mea culpa devono farlo per quello che hanno voluto imporre, ovvero un candidato non espresso dal territorio. Io ci ho messo sempre la faccia, in ogni occasione”. Richiama tutti ad una sorta di rifondazione del centrodestra locale, adesso uscito con le ossa rotte dal ballottaggio che ha dato Palazzo di Città al neo sindaco Terenziano Di Stefano. Difficile però che le parti possano riabbracciarsi a stretto giro. Scerra aveva annunciato un appoggio a Cosentino ma tanti sembrano concordi nel ritenere che un’intesa, più o meno civica, possa aver convinto elettori dell’ex meloniano ad appoggiare il neo sindaco.