Gela. Un serbatoio, probabilmente, lo ha travolto dopo l’esplosione di un tubo.
L’incidente mortale al petrolchimico. E’ morto l’operaio gelese Nuccio Pizzardi, impegnato in una serie di lavori all’interno del petrolchimico Eni di Ravenna. L’uomo operava per conto di un’azienda esterna, la Camin impianti, a sua volta legata alla Cfs. La vita dell’operaio si è definitivamente spezzata sull’ambulanza che lo stava trasportando in ospedale. Lascia la moglie e una figlia di tredici anni. Da tempo, viveva nella zona di Ravenna.
“Saranno le indagini in corso a chiarire le dinamiche dei fatti accaduti, ma di certo resta che ancora una volta il lavoro si trasforma in tragedia e questo non è altro che uno dei tanti episodi che portano all’interruzione della vita deilavoratori”. Lo scrivono Fim-Fiom-Uilm. “Troppe volte abbiamo sentito dire ‘Mai più’, eppure ancora una volta siamo qui. Fim-Fiom-Uilm della provincia di Ravenna esprimono le condoglianze alla famiglia del lavoratore e annunciano che in occasione dello sciopero generale dei metalmeccanici di domani, quando ci sarà nella mattinata un presidio davanti alla Confindustria di Ravenna alle 10, osserveranno un minuto di silenzio in memoria del lavoratore tragicamente scomparso”.