Trasportavano cavalli senza autorizzazione: morto un puledro

 
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Gela. Li hanno fermati mentre trasportavano, senza averne i requisiti richiesti dalla legge, due cavalli lungo la statale 115 in direzione di Vittoria.

Il controllo è stato effettuato dagli agenti di polizia che, in questo modo, hanno denunciato due uomini. I cavalli sono stati scoperti all’interno di un piccolo caravan trainato da una vettura.
I fermati, però, non avevano a disposizione alcun documento che attestasse l’origine degli animali: sprovvisti, peraltro, del microchip identificativo. Per questa ragione, è stato necessario l’intervento degli operatori dell’Asp. Neanche il mezzo utilizzato per trasportare i cavali era in regola con la disciplina dettata in materia.
Nel vano, erano sistemati un piccolo puledro, di pochi giorni, e la madre. I sospetti degli agenti di polizia si sono subito concentrati su un possibile furto di cavalli. Gli equini sono stati sequestrati.
La madre è andata in custodia ai gestori di un allevamento locale: per il puledro, invece, non c’è stato nulla da fare. E’ morto nelle ultime ore. Adesso, gli investigatori hanno aperto un’indagine per meglio capire se dietro ai due cavalli possa celarsi un giro più ampio di furti.
L’assenza di documenti identificativi e dei microchip per il riconoscimento biometrico non ha permesso di ricostruire l’origine dei cavalli scoperti lungo la statale 115. La morte del puledro, inoltre, testimonia l’assenza delle normali misure di precauzione igienica e di profilassi animale.
L’eventuale esistenza di un giro di furti di bestiame potrebbe aprire la via per meglio comprendere le dinamiche interne al mercato “parallelo” di cavalli e non solo. Al momento, comunque, neanche gli operatori del servizio veterinario dell’Asp hanno ricevuto segnalazioni anomale, perlomeno su questo fronte.

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