Trasparenza negli appalti e contro il rischio corruzione, Impianti Srr approva patto di integrità

 
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Una delle aree della discarica Timpazzo

Gela. Un argine ad eventuali condotte illecite o a interferenze corruttive nelle gare d’appalto e più in generale nel rapporto tra Impianti Srr e le aziende che operano su commessa. E’ stato approvato il patto di integrità che pone una serie di obblighi in capo alla stessa Impianti e alle società che si aggiudicano appalti o servizi. L’amministratore dell’in house, l’ingegnere Giovanna Picone, ha messo la firma sul provvedimento che dà il via libera al patto, definito e presentato dal responsabile prevenzione della corruzione e della trasparenza, l’avvocato Federica Casisi. Sono riportate diverse disposizioni, tese a porre obblighi precisi, pure nel caso ci siano dubbi o sospetti su condotte non in linea da parte di aziende o di funzionari e operatori della stazione appaltante e più in generale della società in house che gestisce la piattaforma integrata di Timpazzo e il sevizio rifiuti. Il patto è stato autorizzato e approvato in una fase sicuramente molto convulsa. Con le amministrative di inizio giugno che si avvicinano a passi sempre più lesti, continua a ripetersi il tema dei possibili rapporti tra la società del ciclo dei rifiuti e la politica attiva.

Non sono mancate polemiche e prese di posizione. Impianti Srr, con il patto di integrità, stila oneri finalizzati alla massima trasparenza, negli appalti e nei rapporti con le aziende, in un ciclo locale dei rifiuti che sicuramente attira l’attenzione di tanti operatori economici. “Lealtà, trasparenza e correttezza”, sono i tre punti nodali che vengono spesso richiamati nelle norme che disciplinano l’atto. La violazione di ciò che viene riportato può determinare l’esclusione dell’azienda dalle procedure di gara o comunque dai rapporti attivati con l’in house controllata direttamente dalla Srr4.

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