Gela. Gli investigatori, insieme a personale dell’Agenzia delle dogane, risalirono ad un presunto traffico illecito di gasolio. Per l’inchiesta “Acquaragia”, dopo la conclusione delle indagini, è stata fissata l’udienza preliminare. I coinvolti dovranno presentarsi davanti al gup del tribunale, il prossimo marzo. Violando la normativa nazionale su accise e Iva, il carburante sarebbe arrivato in Italia. Secondo pm e finanzieri, veniva poi trasportato fino ad un magazzino, sulla Gela-Licata. Pare che venisse diluito e rivenduto, a prezzi inferiori a quelli di mercato, direttamente ad operatori del settore e titolari di stazioni di servizio. In totale, furono tredici gli indagati. Misure restrittive vennero eseguite nei confronti dei presunti organizzatori, Damiano Sciuto, Alessandro Caldarera e Daniele Borchio.
Successivamente, i giudici del riesame annullarono le ordinanze, ma le indagini sono comunque proseguite. Per i pm, tutti gli imputati vanno rinviati a giudizio. Sarà il gup a valutare le contestazioni e le relative richieste. Le somme evase al fisco ammonterebbero ad almeno 400 mila euro e i carichi principali sarebbero partiti da Croazia e Bosnia.