Gela. Una vasta area, in contrada Passo di Piazza, non distante dalla zona protetta del Biviere, era diventata una discarica illecita di rifiuti pericolosi, soprattutto inerti. Le fiamme pensavano poi a far sparire tutto. I pm della procura e gli agenti del commissariato di polizia sono arrivati ad individuarla, facendo scattare cinque provvedimenti di arresto. Si tratta dei due titolari di un’azienda di costruzioni, entrambi gelesi, e di tre cittadini dell’est Europa, pare senza contratto ma ingaggiati in nero. Sembra che i tre operai fossero incaricati di scaricare tutto in quell’area e di appiccare gli incendi. Uno smaltimento illecito che avveniva su terreni di proprietà privata, ma praticamente abbandonati. Le fiamme rilasciavano sostanze pericolose, a pochissima distanza da abitazioni e campi coltivati. Pochi mesi fa, prima che le indagini entrassero nel vivo, la “terra dei fuochi”, tra Passo di Piazza e Bulala, era stata immortalata dalle telecamere di “Trincee”, format di approfondimento di Telegela. Jerry Italia e la troupe del programma erano arrivati in quella stessa area, registrando la presenza di chiare tracce di incendi. Un’inchiesta giornalistica, che ha aperto ulteriori scenari. Pare che domani i cinque indagati si presenteranno davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. In base a quanto emerso dalle indagini, l’azienda finita sotto osservazione incassava dai clienti anche le somme per lo smaltimento lecito in discariche autorizzate. In realtà, però, avrebbe “abbattuto” i costi smaltendo abusivamente nei campi di Passo di Piazza, dove i cumuli di inerti e di materiali di risulta venivano poi dati alle fiamme. Una “terra dei fuochi”, immortalata dalle telecamere di “Trincee” e finita sotto stretta osservazione da parte dei pm della procura, coordinati dal procuratore capo Ferdinando Asaro. L’indagine è condotta dal sostituto Ubaldo Leo.
I sequestri, compreso quello dell’intera areae di due camion, sono stati effettuati dai poliziotti della sezione investigativa del commissariato. Da anni, proprio in quella zona, sono segnalati roghi e siti di conferimento abusivi. Emilio Giudice, tra i responsabili della Riserva orientata Biviere, ha più volte denunciato.
Bravo Jerry Italia, è bravo Emilio Giudice, se vogliamo diventare una città normale, si deve assolutamente denunciare. Il nostro territorio va difeso a tutti i costi, soprattutto perché appartiene a noi, ai nostri figli, ed alle generazioni future e quindi abbiamo il dovere di rispettarlo e difenderlo.