Gela. Novanta-centoventi giorni per l’avvio della terapia intensiva al nosocomio “Vittorio Emanuele”? Le indicazioni sono state fornite dal management Asp a seguito di quanto più volte segnalato dall’assessore Antonio Pizzardi, che ha lamentato, insieme all’amministrazione comunale, i troppi ritardi. “Da interlocuzioni formali, sicuramente costruttive e finalizzanti, il manager Ficarra ha riscontrato di fatto le criticità sollevate peraltro riferite a questioni di collaudo finale e che attraverso una sinergia tra i tecnici dell’Eni e di Asp, entro 90-120 giorni la nuova terapia intensiva potrà essere messa a regime”, spiega l’assessore. Erano emersi problemi sul collegamento con la sala operatoria. Ci sarebbe inoltre in atto una procedura per l’individuazione di ulteriore personale. “Si apprende inoltre per vie infomali che è in atto un massiccio reclutamento di personale con un investimento, nei modi previsti dalla legge, di un milione di euro che andrà ad implementare dunque l’organico dell’unita’ operativa di anestesia e rianimazione. Sono certo che la perseveranza e l’attenzione sulle reali problematiche del “Vittorio Emanuele” consentiranno nel medio termine di avere sempre più servizi che possano soddisfare i bisogni di salute del territorio”, aggiunge Pizzardi.
Fa inoltre intendere che allo stato la priorità deve essere il nosocomio di Caposoprano, senza farsi prendere troppo dalle sirene del nuovo nosocomio, previsto con i fondi Fsc. “Ritengo inoltre che oggi la priorità sia quella di implementare l’offerta sanitaria del “Vittorio Emanuele” senza farsi distrarre da notizie sicuramente realistiche di importanti investimenti per la realizzazione del nuovo ospedale – conclude – al momento bisogna puntare sul soddisfacimento della continua richiesta di assistenza sanitaria da parte dei cittadini al fine soprattutto di ridurre le liste di attesa”.