Gela. Usò una pistola, poi rivelatasi a salve, per minacciare un coetaneo, allo scopo di sottrargli lo scooter. I fatti si verificarono in un tratto di via Venezia. Un minore, in primo grado condannato a tre anni e sei mesi per tentata rapina, ha ottenuto l’assenso, in appello, per accedere alla messa alla prova. Come riferito dal difensore, l’avvocato Davide Limoncello, i fatti contestati sono precedenti all’entrata in vigore del cosiddetto “decreto Caivano”, aspetto che ha permesso di attivare la messa alla prova.
Pare che l’imputato, giunto sul posto insieme ad altri giovani, abbia minacciato il coetaneo, proprio al fine di portargli via lo scooter. Per intimidirlo, estrasse l’arma a salve.