Gela. L’Mpa, per un lungo tratto di questa fase pre-elettorale, ha catalizzato le attenzioni, in attesa di decisioni sugli schieramenti e sui candidati. I lombardiani sembravano piuttosto certi di poter costruire un progetto amministrativo intorno ad un loro candidato a sindaco. Nel centrodestra però hanno serrato le fila, seppur ci sia stata un’evidente scissione. Gli autonomisti hanno provato la strada della “grande coalizione”, fuori dagli schieramenti, ma non ci sono stati i necessari presupposti. Ora, vanno in ordine sparso. Sicuramente, si è collocato il capogruppo consiliare Diego Iaglietti. Appoggerà “Alleanza per Gela”, con il candidato a sindaco Salvatore Scerra. Iaglietti correrà nella lista per “Scerra sindaco”. “La mia è stata una scelta politica ma anche basata su una riflessione personale. Un progetto di governo della città con un quarantenne a capo della coalizione, mi piace molto e mi intriga. Ci sono tanti quarantenni e ancor più giovani nell’alleanza. Quello di Scerra – dice Iaglietti – è un atto di coraggio ed è giusto provarci, per la città e per rilanciarla. L’Mpa, in Regione, è nel centrodestra. Quindi, ho ritenuto di dover stare nella stessa area. Non vedo nell’ingegnere Cosentino un ruolo politico. E’ un’ottima persona e un dirigente competente ma è appunto un burocrate. Inoltre, l’Mpa ha sollevato la questione dei candidati delle Srr dei rifiuti. Al di là di quest’ultimo tema, comunque non mi rivedo nella coalizione Cosentino. Lo stesso dicasi per grillini e Pd che sono con Di Stefano. Non condivido le loro posizioni. I grillini hanno attaccato il nostro gruppo. Sono certo che con Scerra prevalga la coerenza”. Iaglietti, il suo gruppo e altri esponenti dell’Mpa cittadino, hanno avuto un ruolo non secondario negli equilibri del partito. I lombardiani sono ancora nella giunta dell’avvocato ma secondo il capogruppo è arrivato il momento di concretizzare i ragionamenti. “Non si può attendere all’infinito – dice inoltre – purtroppo, l’Mpa ha questo problema di tempi fin troppo lunghi. Io ho fatto la mia scelta”. Iaglietti non rompe i ponti con il partito ma non accetterà eventuali forzature.
“Non so che decisioni verranno prese – conclude – se non verrà usato il simbolo, rimarrò nel partito. In caso contrario, se si assumessero decisioni diverse, usando il simbolo, sarò consequenziale e andrò via”. Il consigliere ribadisce che la sua è soprattutto una scelta “politica” e inoltre di valutazione strettamente personale. Ritorna sul futuro dell’Mpa in città. “Se c’è la volontà di farlo crescere, bene – conclude – però, ho la sensazione che questa consapevolezza non ci sia”.