Tekra detta le condizioni per revocare mobilità e trasferimenti, no dai sindacati

 
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Gela. E’ ancora gelo tra sindacati e vertici di Tekra, l’azienda campana che gestisce in proroga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Nuovo incontro, questa volta alla Camera del lavoro di via Pitagora, ma niente intesa. I rappresentanti dell’azienda hanno confermato di essere disponibili a fare un passo indietro, revocando la procedura di mobilità e quella di trasferimento di molti operai nel cantiere di Piazza Armerina. Passo indietro subordinato, però, ad una sorta di patto di “non belligeranza”, con i lavoratori che dovrebbero rinunciare alle azioni legali avviate, anche per contestare i licenziamenti ufficializzati.

I rappresentanti sindacali presenti all’incontro hanno contestato le condizioni messe sul tavolo dall’azienda e così chiameranno di nuovo in causa la prefettura di Caltanissetta. L’hanno dichiarato Rosanna Moncada e Angelo Cagnes ed Emanuele Cori (Cgil), Mirko Voddo (Fit Cisl) e Nicola Calabrese (Uil). I manager Tekra, invece, si dicono con le mani libere e potrebbero assumere ulteriori decisioni, con l’obiettivo di dare esecuzione all’ordinanza firmata dal sindaco Domenico Messinese, che ha già reintrodotto i servizi aggiuntivi nel tentativo di debellare i cumuli di rifiuti sparsi in città.

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