Gela. La fusione tra Gela ed FC ed SSD Gela è oramai scontata ma tra le voci fuori dal coro, poco convinto e deluso di quel che non è stato, c’è Umberto Cuvato, storico team manager biancazzurro. Umberto è stato tra quelli che anche in Seconda categoria aveva sposato l’idea di ripartire dal basso. Oggi però si dice fortemente perplesso.
“La fusione tra due società è condivisibile – dice – ma in questo caso nasce dal grande fallimento del progetto SSD Gela (ad oggi dopo 4 anni ha vinto solo un campionato essendo ripescata in 1° categoria e perdendo per incompetenza quello di Promozione).
Oggi ci si vede costretti ad unirsi ad un’altra società per poter organizzare il proprio campionato, visto il divorzio con il direttore sportivo Marco Cammarata, ostacolato da di calcio non capisce e ne vorrebbe fare un successo personale. Anche alcuni dello staff e giocatori sono andati via”.
Giudizi severi da parte di Umberto Cuvato, che ha vissuto gli ultimi anni in biancazzurro.
“Se la fusione fosse certa sarebbe condivisibile, sempre e quando può portare a benefici per le due parti e per lo sport gelese, mettendo persone nuove, azzerando tutto e principalmente dialogando con i tifosi, sempre e quando non lo si fa per interessi economici o politici. Serve un direttore sportivo che sia presente tutti i giorni allo stadio, non di facciata”.
Il pensiero va ad altre gestioni
“Ad oggi purtroppo non posso dire di aver fatto calcio in categorie alte o di essere un professionista, ho appreso dal basso e ascoltando i più grandi e affiancato da persona valide si è fatto il possibile, senza nascondere il fallimento nel 2019, la ferita più grande che ho.
Resta sempre il fatto che il Gela era stato costituito per un progetto a lungo termine, la città aveva scelto la SSD Gela per onorare i colori e un logo lasciato dal PRESIDENTE ANGELO TUCCIO, che a qualcuno oggi tuttavia dà fastidio, l’unico ad amare questa squadra come presidente. Ricordo una delle più belle frasi dette dal Pres: “Poter dire la mia squadra è una cosa bellissima…”
Con questa frase lascio la riflessione a le persone che oggi hanno la possibilità economica di poter sostenere un progetto valido e sano con una proiezione non più lontana da un campionato di Serie D, perché ad oggi Gela non può andare oltre con questo stadio”.
Comunque vada sempre Forza Gela.