Svolta Timpazzo, Cga "vasche sono del Comune e non di Ato": Bancheri, "trasferirle subito alla Srr"
Nella riunione dell'assemblea Ato, prevista in settimana, verrà reiterata l'esigenza del trasferimento immediato delle vasche, che i sindaci, attraverso la Srr e Impianti Srr, intendono sottoporre agli “interventi previsti dalla legge”
Gela. La decisione arriva mentre in settimana è fissata l'attesa assemblea dell'Ato Cl2, richiesta a gran voce dai sindaci e finalizzata a fare chiarezza sugli asset dell'ambito e sul futuro della liquidazione. I giudici del Cga hanno stabilito che la proprietà della discarica Timpazzo, rispetto alle vasche dismesse, A-B e C-D, è del Comune di Gela e non dell'Ato Cl2 in liquidazione, come invece indicato dai legali dell'ambito che avevano proposto appello avverso una precedente decisione del Tar. I giudici amministrativi, anche in secondo grado, hanno confermato la proprietà dell'impianto di compostaggio di Brucazzi, in capo proprio all'Ato, mentre dettarono approfondimenti sulla piattaforma di Timpazzo e sulle vasche dismesse, che i sindaci da tempo chiedono di trasferire alla Srr. I giudici del Cga, non accogliendo su questo punto l'appello dell'Ato, sottolineano, in motivazione, che “risulta nella specie evidente l’errore in cui incorre parte appellante laddove, da un lato, riconosce che la proprietà del terreno ove sono state realizzate le quattro vasche è del Comune di Gela così come accertato dal verificatore, dall’altra afferma, non senza contraddirsi, che le vasche sono state realizzate dall’Ato Cl2 e, conseguentemente, in virtù di tale realizzazione, sebbene si trovino su terreno comunale, sono di proprietà della società che ha realizzato i lavori”. Scrivono inoltre che “l’erroneità della tesi risiede nella evidente inversione del principio civilistico della accessione di cui all’art. 934 c.c. operata dall’appellante, in base al quale, anche se le vasche fossero state realizzate dall’Ato Cl2 come dedotto, esse – in assenza di diverse ed espresse previsioni negoziali - non potrebbero che essere di proprietà del Comune di Gela, già titolare, come peraltro riconosciuto dalla stessa appellante, del diritto dominicale sul suolo”. Viene indicato, in sentenza, che il Comune dispose solo la gestione in favore di Ato e mai la proprietà. “A ciò deve essere soltanto aggiunto che il Comune di Gela, proprietario del terreno ove insistono le quattro vasche, con la delibera di giunta municipale n. 361 del 2006 ha trasferito all’Ato Cl2 soltanto la gestione della discarica di Timpazzo, non il diritto dominicale o altro diritto reale sui predetti immobili”. In maniera ancora più netta è riportato che “l’appello deve essere sul punto respinto, essendo stato accertato in corso di giudizio – relativamente alla discarica di rifiuti solidi urbani sita in località Timpazzo – che sia il terreno, sia le quattro vasche (A-B, C-D) realizzate su di esso, non rientrano nel patrimonio sociale dell’Ato Cl2, bensì in quello del Comune di Gela”. Conclusioni che hanno immediatamente indotto il presidente del cda della Srr4, il sindaco di Delia Gianfilippo Bancheri, a scrivere ufficialmente al commissario liquidatore Ato Giuseppe Lucisano per disporre “l'immediato trasferimento delle vasche A-B e C-D di Timpazzo alla Srr essendo beni funzionalmente vincolati al servizio pubblico essenziale della gestione dei rifiuti e attualmente destinati a tale servizio”. Nella riunione dell'assemblea Ato, prevista in settimana, verrà reiterata l'esigenza del trasferimento immediato delle vasche, che i sindaci, attraverso la Srr e Impianti Srr (società in house che gestisce la piattaforma integrata), intendono sottoporre agli “interventi previsti dalla legge”.
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