Svista o ignoranza? lo strano caso del poeta defunto “ospite” del Comune

 
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Gela. Clima incandescente a palazzo di città. L’opposizione chiede ed ottiene una seduta monotematica sulla situazione politica. Il sindaco Fasulo non partecipa per protesta, mentre in giunta accadono cose quantomeno strane.

Succede ad esempio che due eventi culturali vengano promossi dall’assessorato allo Sport, retto da Giuseppe Ventura, senza che Marina La Boria, assessore all’Istruzione e Cultura ne sapesse nulla. La delibera tra l’altro ha creato imbarazzo in giunta per una gaffe clamorosa.

Per giustificare la presentazione del libro postumo di Stefano Pirandello «Timor sacro» si cita la presenza dello stesso autore, morto nel 1972. Alla svista si aggiunge la stranezza che quell’atto sia stato proposto da un assessorato diverso da quello alla Cultura, tant’è che mancava la firma proprio dell’assessore La Boria.

Tornando al tema politico il sindaco è apparso contrariato. «A Gela – afferma il sindaco – riusciamo ad andare sempre in controtendenza riunendo l’assise civica, strumento principe dove le istanze dei cittadini dovrebbero essere discusse ed elaborate, per discutere di una non meglio definita “situazione politica”. Non è con la retorica o con la demagogia che si possono cambiare le sorti della nostra città».

«Si cerca di fomentare i mal di pancia di qualche consigliere per delegittimare l’amministrazione ed il ruolo dei partiti e ritornare così alla vecchia logica secondo la quale i consiglieri si sentono autorizzati a “trattare” a livello personale”. A queste pantomime che tanto sanno di vecchia politica preferisco dire di no».

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