Gela. “L’azzeramento l’ho deciso, affinché tutti possano essere più liberi, in un confronto sereno e propositivo”. Il sindaco Lucio Greco, all’indomani della decisione di azzerare la sua giunta e dopo il primo approccio avuto con i suoi, ha spiegato così, davanti alle telecamere di Telegela, le ragioni della decisione. Greco dovrà comunque mediare, anche se i “lealisti”, almeno sul fronte civico, sembra vogliano seguirlo. Nel corso del primo vertice di maggioranza, post-azzeramento, ipotesi se ne sono fatte parecchie, anche con un modello allargato di governo della città, seguendo le orme di quello che accade a Roma. “Al momento – ha detto l’avvocato – escludo scelte diverse da quelle fatte. Se gli eventi dovessero far cambiare idea e opinione, con ragioni che però dovranno essere spiegate, soprattutto da chi sceglierà di lasciare la maggioranza, allora vedremo. Sono una persona democratica e rispetto le scelte di tutti. Al momento, non mi pare ci siano avvisaglie di tal genere. Sono sereno. Ragionando si possono superare punti di vista magari diversi, nell’esclusivo interesse della città”. Le certezze, per Greco, rimangono. “Sugli obiettivi raggiunti e sulla programmazione, non ho dubbi – ha aggiunto – sicuramente, è all’evidenza, c’è stato poco dialogo in maggioranza, fino allo scontro tra alleati. Dobbiamo lavorare nell’interesse esclusivo della città”. Anche le defezioni di Udc e Forza Italia, che ieri non hanno preso parte al vertice dell’alleanza, non sembrano preoccupare l’avvocato.
“Sono certo che domani, quando è fissato il nuovo incontro, ci saremo tutti – ha ribadito – le dimissioni non presentate da Forza Italia e Udc? Trovo normale che in un partito ci siano modalità differenti e che gli assessori debbano anzitutto riferire proprio al partito. Non ci trovo nulla di negativo. Ragionando, discutendo e condividendo il programma, riusciremo ad andare avanti”. Greco ha confermato che il dialogo di ieri è stato “sereno” e sembra propenso per proseguire con uno schema, che non si distacchi troppo dagli incastri politici pre-azzeramento. Le risposte dovranno arrivare dagli alleati e anche l’avvocato è chiamato a scelte strategiche, anzitutto nel disegnare la “nuova” giunta.