Sta cambiando tutto sotto i tuoi occhi | Il quartiere arabo di Caltanissetta e ciò che nessuno ti ha mai detto

Scopri il quartiere arabo di Caltanissetta: tra vicoli stretti, dammusi e leggende, un viaggio nella storia millenaria della città.

A cura di Redazione
14 giugno 2025 15:00
Sta cambiando tutto sotto i tuoi occhi | Il quartiere arabo di Caltanissetta e ciò che nessuno ti ha mai detto - Foto: OppidumNissenae/Wikipedia
Foto: OppidumNissenae/Wikipedia
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Nel cuore di Caltanissetta, tra le strette viuzze del quartiere San Domenico, si cela un tesoro di storia e cultura: l'antico quartiere arabo. Conosciuto anche come quartiere degli Angeli, questo luogo racconta di un passato affascinante, dove le tracce della dominazione araba si intrecciano con leggende e tradizioni locali.

Architettura e urbanistica: l'eredità araba

Passeggiando per le vie di via Medaglie d'Oro e via San Domenico, si possono ammirare i cortili a forma triangolare, le strade strette e lastricate, e le case basse unifamiliari con una sola apertura, tipiche dell'urbanistica araba. Questi elementi evidenziano la cura per la riservatezza e la privacy lasciata in eredità dagli insediamenti arabi.

Le abitazioni, conosciute come "dammusi", presentano una conformazione quasi a grotta, spesso scavate nella roccia, con due o tre piani e un soppalco dove si dormiva, mentre al piano sottostante si trovavano le bestie e gli attrezzi per il lavoro nei campi.

Luoghi di culto e leggende

Il quartiere ospita la chiesa di San Domenico, costruita nel 1400 per volere della famiglia Moncada. All'interno si trova una preziosa tela del pittore toscano Filippo Paladini, raffigurante la Madonna del Rosario.

Proseguendo per via Lepre, si giunge ai resti del Castello di Pietrarossa, antica fortezza araba legata alla leggenda della nascita del cannolo, dolce siciliano famoso in tutto il mondo.

Curiosità: il presepe vivente di San Domenico

Dal 2009, nel periodo natalizio, il quartiere ospita il presepe vivente "Betlemme agli Angeli", che si svolge tra le strette viuzze e le basse abitazioni dell'antico quartiere arabo. L'evento vede la partecipazione di oltre centocinquanta figuranti in costume, tutti residenti nel quartiere, e rappresenta un'importante occasione per riscoprire e valorizzare le tradizioni locali. 

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