Spari in via Niscemi, in appello chiesta la conferma della condanna per il minore che agì

 
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I colpi esplosi in via Niscemi

Gela. La condanna di primo grado, a due anni e otto mesi, va confermata. La procura generale ha concluso rispetto alla posizione del minore che fece fuoco, con una pistola, in un tratto di via Niscemi, in pieno giorno e a ridosso dello stadio comunale. Puntava a un ambulante e a due conoscenti, presenti in quel momento. Sparò da un’automobile, condotta da un maggiorenne, che ha definito con un patteggiamento. I giudici del tribunale minorile di Caltanissetta, lo scorso anno, esclusero il metodo mafioso che veniva addebitato all’imputato. La pena richiesta inizialmente dalla procura, infatti, era più elevata. In appello, il pg ha confermato che la condanna già emessa non va mutata.

A proporre appello è stata la difesa, con il legale Davide Limoncello. Il giovane ammise i fatti già durante le indagini e indicò alcuni particolari agli investigatori che avviarono l’inchiesta. La decisione della Corte d’appello è prevista a marzo.

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