Spari in via Crispi, un proiettile ha trapassato l’avambraccio del giovane ferito: i carabinieri stringono il cerchio intorno al “pistolero”

 
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Gela. Via Legnano e le arterie stradali limitrofe a Sant’Ippolito

sono rimaste bloccate per diverso tempo.

Il tentato omicidio. I carabinieri hanno effettuato tutte le attività necessarie dopo gli spari che hanno ferito il diciannovenne Rosario Di Natale. L’ipotesi d’accusa portata avanti dagli stessi militari e dai magistrati della procura, al lavoro in queste ore, è di omicidio colposo. Il ferito e uno dei fermati sono dirimpettai, vivendo in abitazioni che distano pochi metri l’una dall’altra in via Legnano, dove peraltro il giovanissimi ferito avrebbe cercato riparo dopo essere finito nel mirino del rivale in via Crispi. I carabinieri, coordinati dal maggiore Antonio De Rosa e dal capitano Francesco Ferrante, hanno sentito parenti e possibili sospettati. Gli indizi maggiori condurrebbero ad un ventenne, si tratterebbe di Grazio Pizzardi, già al centro negli scorsi mesi di fatti di cronaca e conosciuto proprio dai militari del reparto territoriale. Gli investigatori hanno ascoltato anche il diciannovenne ferito, ricoverato all’ospedale Vittorio Emanuele. Un proiettile gli avrebbe trapassato l’avambraccio, ma le sue condizioni sono stabili e non preoccupano i sanitari del nosocomio.

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