Gela. E’ stato depositato in Cassazione il ricorso avanzato dalla difesa del sessantasettenne Giuseppe Nocera, accusato del tentato omicidio di una giovane. Lo scorso 8 settembre, dalla sua abitazione a ridosso della stazione ferroviaria, ha fatto fuoco in direzione della ragazza, che era insieme ad un’altra giovane. La ventiquattrenne ha riportato ferite ad un braccio ed è riuscita ad arrivare all’ospedale “Vittorio Emanuele”, per le prime cure del caso. Per i pm della procura, Nocera voleva uccidere. La difesa, già al riesame, ha spiegato però che non c’era alcuna intenzione di uccidere. Secondo questa linea, l’indagato avrebbe sparato per difendere il figlio, che mentre era insieme alla sua famiglia sarebbe stato minacciato dalle due ragazze, che avrebbero avuto intenzione di aggredirlo. Nocera, anche al gip, ha dichiarato di aver sparato, senza mirare alle ragazze ma alla loro auto. L’arma non è stata trovata dagli investigatori. Nocera, come ha già riferito, non si sarebbe accorto di aver colpito la ventiquattrenne.
Il riesame ha respinto il ricorso del difensore, l’avvocato Giuseppe Cascino, che tra le altre cose ha sottolineato come il gip non avesse convalidato il fermo, pur disponendo la detenzione in carcere. Ai giudici di Cassazione verrà chiesto di rivedere la decisione del riesame, anche con una misura diversa dalla detenzione in carcere. Le indagini sono in corso, avviate dai pm della procura e dai poliziotti del commissariato.