Gela. Verrà sentito lunedì dal gip il ventunenne Piero Frazzitta, attualmente detenuto con l’accusa di essere dietro a diverse “spaccate”, ad una rapina e a furti, che si sono verificati negli ultimi mesi in città. Difeso dall’avvocato Davide Limoncello, i poliziotti del commissariato lo hanno arrestato nella notte tra giovedì e venerdì, dopo l’allarme che è montato in città. Il sindaco Lucio Greco ha chiesto un nuovo incontro al prefetto di Caltanissetta, sempre nel tentativo di rafforzare i controlli in città. Lo stesso Greco, richiamando anche i fatti della stazione di servizio “Gb oil”, lancia un messaggio. “Nei giorni scorsi, mi ero fatto portavoce della legittima preoccupazione dei cittadini e avevo chiesto aiuto a sua eccellenza il prefetto. Il riscontro delle istituzioni non si è fatto attendere e il ringraziamento, mio personale e a nome di tutti i gelesi, va alla polizia, al dirigente di pubblica sicurezza Tito Cicero che mi ha subito informato del brillante risultato, e alla procura della Repubblica che ha coordinato le indagini. Sono complimenti e ringraziamenti che voglio estendere, però, a tutte le forze dell’ordine che, con grande senso del dovere, vigilano su un territorio che non è semplice da gestire – spiega Greco – come dimostrano i gravi fatti del “Gb oil”. Voglio rassicurare i cittadini sul fatto che tutte le istituzioni ci sono e ci saranno sempre, vigileranno e saranno vicine alla popolazione, per dare una risposta in maniera il più possibile tempestiva. A loro voglio dire, abbiate fiducia nello Stato, non dovete sentirvi abbandonati. Anche quando sembra che certe decisioni che assume siano incomprensibili o inaccettabili, non dimenticate mai che il fine ultimo è la nostra sicurezza. A Gela lo Stato ha dimostrato ancora una volta di esserci e mi auguro che questo spinga i cittadini a mantenere un atteggiamento aperto e collaborativo”.
Le parole del sindaco arrivano dopo quanto dichiarato dal procuratore capo Fernando Asaro, che subito dopo la rissa e gli spari al “Gb oil” ha fatto riferimento ad una “città silente” e all’assenza di vicinanza alle forze dell’ordine impegnate sul territorio.