Gela. Sia il Tar Palermo che il Consiglio di giustizia amministrativa hanno confermato l’esito elettorale dello scorso anno, respingendo i ricorsi presentati dalla coalizione di centrodestra che scelse di appoggiare il candidato leghista Giuseppe Spata, poi battuto dall’avvocato Lucio Greco. L’esito delle urne è stato pienamente confermato. Sulle presunte irregolarità nella sottoscrizione delle liste elettorali (uno dei punti avanzati dalla coalizione sconfitta) pare che i pm della procura stiano facendo accertamenti, forse a seguito dell’avvio di un’indagine. I carabinieri, negli scorsi giorni, hanno iniziato a sentire possibili persone informate sui fatti. Alcune di queste sarebbero già state convocate nella caserma del reparto territoriale di via Venezia. Non è da escludere che possano essere ascoltate, così da permettere l’acquisizione di ulteriori elementi. Secondo i sostenitori del salviniano, le liste della coalizione pro-Greco sarebbero state sottoscritte senza l’indicazione dei nominativi di tutti i candidati e violando la disciplina in materia, nonostante il vaglio favorevole dei funzionari di Palazzo di Città.
Ricostruzione che i giudici amministrativi hanno del tutto respinto, confermando la regolarità anche di quella fase. Allo stesso tempo, Spata ha presentato querela di falso, mettendo in dubbio la fondatezza dell’atto di regolarità delle procedure, rilasciato dall’ufficio elettorale del Comune. I carabinieri potrebbero decidere di convocare anche chi materialmente si occupò della presentazione delle liste e delle attività preliminari. Da quanto ricostruito, gli stessi militari negli scorsi giorni avrebbero acquisito copie di atti, sempre all’ufficio elettorale del municipio.