Gela. Erano ritenuti amministratori di fatto di società finite sotto verifica. In primo grado, con l’accusa di mancata presentazione delle dichiarazioni di imposta e di occultamento e distruzione delle scritture contabili, in tre vennero condannati. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno invece rivisto la decisione emessa dai magistrati gelesi. Due imputati, considerati appunto direttamente coinvolti nelle vicende che ruotarono intorno alle società, sono stati assolti. Sono stati accolti i ricorsi avanzati dai difensori, gli avvocati Giusy Ialazzo e Giovanni Lomonaco.
Per la terza posizione invece è stato formalizzato un concordato, con richiesta formalizzata dall’altro legale di difesa, l’avvocato Maurizio Scicolone. Le società oggetto di verifica da parte della guardia di finanza, avendo sede sul territorio, pare fossero state avviate per lavori in più comparti.
