Gela. La causa civile di separazione verrà definita entro le prossime settimane. Intanto, il giudice del tribunale ha già deciso che non ci sarà alcun addebito all’ex marito che, in almeno
un’occasione, avrebbe esercitato violenza contro la giovane moglie, all’epoca dei fatti in stato di gravidanza.
Le violenze denunciate. Strattonata al culmine di un’accesa discussione, la giovane finì a terra mentre il marito cercava di trascinarla via. Il magistrato ha respinto le richieste avanzate dalle due legali che assistono la donna. Neanche una nuova memoria presentata dalle legali ha convinto il giudice a citare testimoni che avrebbero potuto fare chiarezza su quanto accaduto quel giorno. Adesso, la donna ha lasciato la città, trasferendosi all’estero. Ha deciso di denunciare penalmente sia l’ex consorte sia alcuni familiari dell’uomo. Non a caso, è in corso un procedimento parallelo davanti ai giudici penali del tribunale. La procedura di separazione venne avviata dopo quanto subito dalla giovane che scelse, alla fine, di lasciare il marito. Un verdetto, quello di non riconoscere l’addebito della separazione nei confronti dell’ex violento che, di certo, va a contrastare con quanto più volte ribadito anche dai giudici della Corte di Cassazione. In casi analoghi, infatti, è sempre stato riconosciuto l’addebito al consorte ritenuto responsabile di violenze sulla moglie.