Gela. Il perimetro dell’alleanza che sostiene il candidato a sindaco Terenziano Di Stefano sembra destinato ad un ampliamento. Ieri sera, proprio l’ex vicesindaco, nel corso dell’incontro pubblico organizzato dal Movimento cinquestelle che sostanzialmente ha siglato senza ombra di smentita il rapporto politico con l’esponente civico, ha riferito della “sesta lista” che si aggiungerebbe a quelle dei pentastellati, dei dem, di “Una Buona Idea”, di Melfa-Azione e di Sud chiama nord-Altra. Dovrebbero infatti confluirvi soprattutto gli autonomisti che hanno scelto di stare nell’alleanza. Pare che l’intesa sia sostanzialmente suggellata e i contatti si sono susseguiti per giorni. Autonomisti come il dirigente medico Rosario Caci (per diverso tempo in pole position tra i lombardiani per la corsa a Palazzo di Citta’), il consigliere comunale Valeria Caci ma anche gli assessori Ivan Liardi e Ugo Costa, sembrano assai convinti che la soluzione sia quella della coalizione nata dall’agorà politica e che ha incassato ulteriori supporti.
Pur senza il simbolo Mpa, gli autonomisti potrebbero essere la base di una sesta lista che di fatto andrebbe a pareggiare il conto con le “sei sorelle” del patto largo moderati-centrodestra, invece a sostegno dell’ingegnere Grazia Cosentino. Le cinque liste già definite, comprese quelle M5s e Pd, sono quasi del tutto chiuse. Di Stefano, in questo periodo, ha atteso le determinazioni di gruppi non ancora schierati e l’arrivo degli autonomisti andrebbe a bissare l’esperienza di giunta già condivisa (comunque solo parziale) e quella delle regionali dello scorso anno, quando intorno alla candidatura all’Ars di Caci si concentrarono gli sforzi di queste aree politiche. Non a caso, si discute ancora del possibile sì dell’assessore Romina Morselli, a sua volta in contatto con Di Stefano e con gli alleati e già presente nel gruppo delle regionali. In serata, invece, altri esponenti Mpa, con in testa il capogruppo Diego Iaglietti, ufficializzeranno il sostegno ad “Alleanza per Gela” e al candidato a primo cittadino Salvatore Scerra. È già collocato in quel gruppo pure un altro consigliere legato all’esperienza lombardiana, il medico Giuseppe Guastella.