Gela. L’emergenza idrica non si attenua. La situazione in città è grave e non si vedono molti spiragli, tra fonti idriche che scarseggiano, siccità e un servizio che non riesce ad assicurare le forniture adeguate. L’unica soluzione sono i costi ulteriori da affrontare, affidandosi alle autobotti dei padroncini privati oppure acquistando sistemi più potenti per l’accumulo della poca acqua che arriva. Capita anche che la pressione non sia sufficiente per le forniture. Tante famiglie non hanno certezza neanche per le esigenze minime, comprese quelle per l’igiene personale. I turni di distribuzione slittano e non tutti possono permettersi di acquistare forniture dagli autobottisti.
È allarme per tanti residenti di molti quartieri, compresi San Giacomo e Caposoprano, tra i più popolosi. Il sindaco, in settimana, ha scritto alla Regione e alla prefettura. La situazione non è affatto migliore nelle campagne. Senza dighe efficienti gli agricoltori sono in enorme difficoltà e a loro volta hanno chiesto un tavolo in prefettura. In pieno periodo estivo tutte le pecche che si sono susseguite negli anni iniziano a presentare un conto salato.
Vergogna!!!! Basta. Siamo allo sfinimento. Paghiamo l’acqua 2 volte. Prima le cisterne e poi la ripaghiamo dai contatori. Vergogna. Spero che al ballottaggio nom si presenti nemmeno un anima. Hanno pure il coraggio di fare campagna elettorale.