Gela. “Il centrodestra ha perso un’occasione e, adesso, è imploso.
Se, come era giusto fare, la mozione di sfiducia fosse stata condivisa insieme ai grillini e al Pd, sarebbe sicuramente passata”.
“Siamo opposizione alla giunta”. Il segretario cittadino dem Peppe Di Cristina traccia un quadro politico piuttosto impietoso di quella che ritiene una sconfitta del centrodestra, sponsor quasi unico della mozione di sfiducia, affondata in aula consiliare. “A questo punto, dopo quanto accaduto in aula consiliare – dice ancora – è chiaro che pezzi del centrodestra sono al governo della città. Oramai, dopo le trattative degli scorsi mesi, è sotto gli occhi di tutti. Credo, sia in atto un durissimo scontro interno, che avrà ancora conseguenze”. I dem che la sfiducia l’avrebbero votata, anche dopo la scelta della direzione cittadina, invece si tirano fuori da eventuali prove di dialogo con la giunta. 
“Noi siamo stati e continuiamo ad essere opposizione a questa giunta – conclude Di Cristina – non siamo interessati a partecipare ad un governo della città sempre più improvvisato”. Nelle ore precedenti all’arrivo in aula, ma anche nel corso della turbolenta seduta di consiglio comunale di questa mattina, Di Cristina ha scelto di essere presente, dopo aver convinto l’intero gruppo consiliare, che alla fine era pronto a staccare la spina alla giunta ter. 
Il colpo di coda dei consiglieri Giovanni Panebianco e Angela Di Modica, in passato spesso accostati proprio al Pd, ha invece vanificato l’eventuale voto finale, mettendo in ambasce un centrodestra che avrebbe potuto sigillare la sconfitta del sindaco Messinese, ma ha invece messo in mano, proprio ai democratici, la patente di opposizione.
