Scuole chiuse, Vasile (FdI): “Chi pensa ai bambini “speciali”? Dad non è adeguata”

 
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Vasile richiama le esigenze dei bambini "speciali"

Gela. La chiusura delle scuole, disposta in città da un’ordinanza del sindaco Lucio Greco, può pesare soprattutto su bambini diversamente abili e con disturbi di apprendimento, che non hanno la possibilità di interagire al meglio attraverso la didattica a distanza. Un aspetto che per il gruppo locale di Fratelli d’Italia va valutato con molta attenzione. “Ci sono categorie di studenti che sono più penalizzate dalla decisione di chiudere le scuole e ci riferiamo ai bambini “speciali”, con bisogni educativi speciali, nonché i piccoli studenti con disturbi specifici di apprendimento e disabilità. Risultano penalizzati dall’ordinanza sindacale, con la quale è stata disposta la sospensione di ogni attività didattica in presenza. Il provvedimento del sindaco – dice Pierangelo Vasile del direttivo locale di “Fratelli d’Italia” – dettato da ragioni di contenimento del contagio da Covid-19, difatti frustra i diritti dei bambini “speciali” e con disabilità, che pagano il prezzo più alto. Per loro la didattica a distanza risulta insufficiente. Gli viene tolta ogni possibilità di fruire dei servizi di assistenza e istruzione”. Le esigenze dei più fragili non trovano riscontri con la didattica a distanza. Vasile parla di “violazione del diritto costituzionale allo studio e, soprattutto, del fondamentale principio dell’eguaglianza sostanziale”. “Ebbene, quest’ultimo principio impone di disciplinare situazioni uguali in maniera uguale e situazioni diverse in maniera diverse”, aggiunge. Secondo il gruppo locale di Fratelli d’Italia, ai bambini “speciali” va assicurata la didattica in presenza e inoltre c’è la necessità di definire un programma dettagliato per il rientro nelle scuole della città.

“E’ di palmare evidenza che i particolari bisogni educativi e didattici speciali non possano essere soddisfatti giammai appieno dalla didattica a distanza la quale, peraltro, prevede l’utilizzo di un mezzo informatico che i bambini non sono spesso in grado gestire in autonomia. I piccoli studenti sono, di fatto, costretti a interrompere i percorsi formativi e assistenziali dedicati, con penalizzazione altresì dei familiari che devono seguire i propri bambini da casa, spesso venendo costretti ad abbandonare le proprie attività lavorative, così subendo ulteriori pregiudizi di natura economica. Fratelli d’Italia – conclude Vasile – sollecita nuovamente l’amministrazione comunale affinché, di concerto con l’Asp di Caltanissetta e con i dirigenti scolastici, possa ultimare lo screening sulla popolazione scolastica e provvedere alla formulazione del piano di rientro a scuola degli studenti in completa sicurezza. Famiglie e studenti non possono pagare il prezzo di ulteriori ritardi ed inefficienze della pubblica amministrazione”.

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