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Scontro totale su ricorso Tar, dem attaccano: "Musumeci e i suoi amici contro Gela"

Gela. Gli effetti “collaterali” del definanziamento dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud, sono ormai tutti politici. Dopo la delibera di giunta, che autorizza l’amministrazione comunale...

A cura di Redazione
02 gennaio 2020 19:08
Scontro totale su ricorso Tar, dem attaccano: "Musumeci e i suoi amici contro Gela" - Orlando chiede all'Udc l'impegno per il ritiro della delibera sui 33 milioni del Patto per il Sud
Orlando chiede all'Udc l'impegno per il ritiro della delibera sui 33 milioni del Patto per il Sud
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Gela. Gli effetti “collaterali” del definanziamento dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud, sono ormai tutti politici. Dopo la delibera di giunta, che autorizza l’amministrazione comunale a presentare ricorso amministrativo contro il provvedimento che taglia i soldi destinati alla città, sia il commissario di DiventeràBellissima Michele Orlando che il consigliere comunale Vincenzo Cascino (che fa parte della maggioranza del sindaco Lucio Greco), hanno contestato la scelta, non ritenendola utile. In realtà, hanno fatto capire che Greco avrebbe solo dato seguito alla volontà del Pd locale, schierato a sostegno del ricorso. I dem, attraverso il capogruppo in consiglio comunale Gaetano Orlando, non si risparmiano negli attacchi al governo Musumeci, rivendicando la loro posizione e attribuendo alle “destre” la paternità unica del definanziamento. “Restiamo basiti dalle polemiche che arrivano dagli amici di Musumeci, a Gela. Nel mio partito, quando abbiamo sbagliato, abbiamo avuto la capacità e l’umiltà di chiedere scusa – dice Orlando – invece, nel movimento di Musumeci si registra solo arroganza, la stessa con la quale il governo delle destre del loro capo politico ha scippato ai gelesi 33 milioni di euro. Ringraziamo il sindaco per avere avuto la coerenza di salvaguardare gli interessi dei gelesi e siamo fiduciosi che la giustizia farà il suo corso. Il presidente Musumeci e i suoi amici devono farsene una ragione, quei soldi sono dei gelesi e devono rimanere in città”. I democratici ne fanno una questione di opportunità politica e attaccano a testa bassa il centrodestra, cittadino e regionale.

“Nei prossimi giorni non escludiamo nuove forme di dissenso politico – conclude Orlando – attraverso i nostri riferimenti regionali e nazionali, contro una delibera scellerata del governo siciliano delle destre che ha dimostrato di non essere amico né di Gela e né dei gelesi”. Le parole di Orlando ricalcano quello che è ormai il posizionamento della dirigenza locale del Pd, che con il segretario cittadino Peppe Di Cristina più volte ha sparato a zero in direzione del centrodestra, a cominciare dal presidente Musumeci, che in città ha una zoccolo duro di fedelissimi.

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