Gela. Il Tar giudica inammissibile il ricorso sui criteri che hanno condotto il sindaco Domenico Messinese ad assegnare l’incarico di dirigente al funzionario Antonino Collura, designato alla guida dei settori Autorità urbana e risorse comunitarie e di quello Grandi opere e sviluppo economico.
Lo scontro sul posto da dirigente. I giudici del Tribunale amministrativo di Palermo, ai quali si è rivolto un altro dipendente del municipio, l’architetto Mario Cernigliaro, hanno però risposto picche. In sostanza, con il verdetto appena pubblicato, si sono dichiarati incompetenti a decidere, per difetto di giurisdizione. La questione, infatti, andrebbe trattata dal giudice del lavoro, in sede civile.
“E’ devoluta al giudice ordinario – si legge nel verdetto – in funzione di giudice del lavoro, la controversia avente ad oggetto la procedura di conferimento di uno specifico incarico dirigenziale all’interno della pubblica amministrazione, procedura non riconducibile al paradigma concorsuale poiché non contempla alcun confronto comparativo di carattere concorsuale destinato a concludersi con la formazione di una graduatoria di merito, sia pure per soli titoli”.
Per Cernigliaro, che ha proposto ricorso contro la nomina di Collura, “il Comune avrebbe dovuto indire un nuovo concorso e non utilizzare la pregressa graduatoria del concorso per due posti di dirigente dell’area tecnica” risalente a due anni fa. Inoltre, sempre in base al ricorso “il provvedimento non indica attraverso quale procedura di selezione interna sia stato assunto” lo stesso dirigente. I giudici del Tar, però, hanno stoppato tutto. Il ricorso è stato dichiarato inammissibile ed eventualmente dovrà essere trattato in sede civile.