Gela. “Le otto ore di sciopero indette per il mese di ottobre in fabbrica serviranno veramente? Lo stabilimento Eni sta marciando a scartamento ridotto da diversi mesi. Chi viene intaccato in questo modo?”.
Il segretario provinciale dell’Ugl chimici Andrea Alario rilancia la vertenza chiamando in causa direttamente i vertici della fabbrica di contrada Piana del Signore.
“In questa situazione – dice – non serve più la fantascienza dei numeri presentati dai dirigenti dell’azienda. Serve, invece, la scienza concreta. La ripartenza della linea 1 di produzione è essenziale. E’ vero, forse nessun’operatore del diretto perderà il posto di lavoro ma molti dovranno lasciare la città”. La presa di posizione del sindacalista arriva all’indomani del coordinamento nazionale delle rsu del gruppo Eni tenutosi a Roma.
A conclusione dell’incontro, sulla scorta delle richieste confermate dai segretari nazionali di Filctem, Femca e Uiltec, sono state indette otto ore di sciopero per il mese di ottobre in tutti i siti italiani oltre al blocco delle ore straordinarie.