Gela. Non è proprio un sottogoverno “d’oro”, ma sono comunque posti ambiti, che la politica difficilmente si fa sfuggire.
Sei posti “in palio”. Entro le prossime settimane, a Palazzo di Città, verranno rinnovati l’organismo indipendente di valutazione e il nucleo per il controllo della gestione. In totale, sei posti da assegnare a professionisti esterni. L’ultima parola, al di là dei curricula, spetta al sindaco Domenico Messinese. La scelta, infatti, è assolutamente discrezionale e dietro a chi entra, normalmente, c’è sempre la “buona parola” del gruppo politico di riferimento. Nel post regionali, con la giunta che ha evitato la mozione di sfiducia, Messinese, probabilmente, dovrà pur accontentare qualcuno, nel tentativo di mettere in piedi una maggioranza, più o meno semiufficiale.
Ma proprio dai corridoi del municipio arriva la provocazione. “E’ vero, la scelta è discrezionale e spetta al sindaco – dice il consigliere comunale di DinventeràBellissima Giovanni Panebianco – lo invito, però, a dar seguito a quanto era stato proposto dalla commissione affari generali, effettuando un sorteggio tra tutti i nominativi dei candidati che hanno presentato regolare domanda di partecipazione. In questo modo, darebbe un segno di discontinuità”. Una proposta che era già stata sposata non solo da Panebianco, ma anche dagli altri componenti della commissione, il presidente Giuseppe Guastella, Carmelo Casano, Francesca Caruso e Sara Cavallo. Insomma, un sorteggio pubblico per sfatare il “mito”, tutt’altro che falso, della caccia al posto di sottogoverno.