Sanità locale depotenziata, sindaco e amministrazione dall’assessore Faraoni: “Attivare Utin, basta carenze”

 
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Gela. Tutte le disfunzioni di una sanità locale ancora fortemente depotenziata sono state messe sul tavolo del nuovo assessore regionale Faraoni. Oggi, una delegazione della giunta, il sindaco Di Stefano, il presidente del consiglio comunale Giudice, il segretario generale Curaba e il capogruppo dem Orlando, si sono recati in assessorato per una valutazione generale proprio in presenza dell’esponente del governo Schifani. In rappresentanza della giunta, gli assessori Caci e Franzone. C’era inoltre il parlamentare Ars del Pd Burtone, che fa parte della commissione regionale sanità e negli scorsi giorni è stato in città per valutare le condizioni attuali dei servizi. “Ci siamo recati dall’assessore regionale alla salute Faraoni per affrontare le criticità che affliggono il nostro territorio in termini di assistenza sanitaria, con particolare attenzione alla situazione dell’ospedale “Vittorio Emanuele”. Abbiamo ribadito – dice il sindaco – la volontà dell’amministrazione di portare avanti un percorso di confronto e collaborazione con l’assessorato regionale ma anche con il direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, al fine di trovare soluzioni concrete per il potenziamento dei servizi. Nel corso dell’incontro abbiamo evidenziato le numerose carenze strutturali e di personale presenti nel nostro ospedale, sottolineando come la comunità, pur avendo pagato un prezzo altissimo a causa della presenza industriale, non abbia servizi medici adeguati”. E’ evidente che il sindaco ha scelto un’occasione istituzionale, presentandosi con tutte le componenti politiche del suo governo cittadino a riprova della volontà di compattare ancora di più il proprio modello amministrativo. “Tra i vari argomenti trattati, abbiamo posto particolare attenzione sulla mancata attivazione dell’Unità di Terapia Intensiva Neonatale, una struttura esistente da oltre quindici anni ma che non è mai stata attivata. Si tratta di una questione di assoluta priorità per la nostra città, perché costringe le famiglie ad affrontare trasferimenti in altre province, con tutti i disagi e i rischi che ne derivano per i neonati prematuri e per i familiari. La nostra presenza oggi in assessorato è stata un’azione concreta per accendere un riflettore sulle difficoltà che i cittadini affrontano ogni giorno nell’accesso alle cure. L’assessore regionale – aggiunge Di Stefano – ha assicurato di conoscere bene la situazione e ha manifestato l’intenzione di dedicare particolare attenzione a questa problematica”.

Il tema è ritenuto prioritario dal sindaco e dalla sua giunta. “L’amministrazione continuerà a seguire con determinazione questa vicenda, vigilando affinché alle parole seguano azioni concrete. Terremo costantemente informata la cittadinanza sugli sviluppi di questo percorso – conclude – perché il diritto alla salute non può essere messo in secondo piano”.

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