Sanità e disservizi, Pizzardi: "Ad Asp chiedevamo sempre impegni precisi, perché non c'è una presa di posizione?"
L'ex assessore Antonio Pizzardi, che l'allora sindaco Greco, nell'ultima fase della sua esperienza amministrativa, scelse per occuparsi anche di sanità, ritiene che le questioni più impellenti non vadano mai trascurate

Gela. Le criticità del sistema sanitario cittadino, come abbiamo riportato nuovamente in questi giorni, sicuramente non mancano, a partire dal nosocomio “Vittorio Emanuele”. L'ex assessore Antonio Pizzardi, che l'allora sindaco Greco, nell'ultima fase della sua esperienza amministrativa, scelse per occuparsi anche di sanità, ritiene che le questioni più impellenti non vadano mai trascurate. “Nel corso della mia esperienza in giunta – dice – siamo riusciti a ottenere risultati importanti. Tra tutti, ricordo l'attivazione in città di una delle commissioni per l'invalidità, l'assunzione di medici, seppur con poche unità, e non ci siamo mai tirati indietro quando si è trattato del confronto con il management Asp”. Uno dei casi emblematici, che questa testata ha appena ripreso, tocca la nuova rianimazione, finanziata da Eni ma mai partita a pieno regime. “Portammo Asp ad ammettere che c'erano stati errori di progettazione – continua Pizzardi – e da quel momento abbiamo sempre spinto affinché si procedesse prima possibile alle modifiche, anche attraverso gli ingegneri di Eni. Richiedevamo, periodicamente, il rispetto degli impegni e dei passaggi tecnici. Così facemmo pure per il centro di salute mentale rispetto al centro diurno. Ma oggi, non si è giunti a una conclusione. Erano stati assunti impegni precisi. Come mai non ci sono prese di posizione nette da parte della politica, anche di quella regionale? Come mai sembra che il nostro ospedale sia un tema quasi secondario?”. Quesiti che l'ex assessore pone e che si estendono all'azione dell'attuale giunta, con la delega in materia che il sindaco Di Stefano ha affidato all'assessore Filippo Franzone.