“Roma e Palermo diano risposte”, Greco: “Su Timpazzo difendo territorio, subito Cis”

 
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Il sindaco Lucio Greco

Gela. La questione politica la sfiora appena, almeno per ora. Il sindaco Lucio Greco spiega che “qui nessuno è ostaggio di nessuno. E’ tutto in divenire ed è mia intenzione fare chiarezza definitivamente. Mi auguro che si possano ricreare le migliori condizioni per andare avanti e rilanciare l’azione amministrativa”. Un rilancio che ha come basi i progetti e gli investimenti. Ieri, il sindaco ha scritto ai ministri Giancarlo Giorgetti, Roberto Cingolani e Mara Carfagna per chiedere l’attivazione del Contratto istituzionale di sviluppo e la proroga dell’accordo di programma, che scade il 23 ottobre. Negli ultimi giorni, con lo scontro politico interno alla sua maggioranza, il sindaco pare abbia preferito dedicarsi “alla città”, come spiega lui stesso. “Quella del Contratto istituzionale di sviluppo è una proposta mia e della mia amministrazione. Sono contento che il Pd la sostenga – dice – peccato però che sull’argomento siano stati completamente assenti e abbiano dato un contributo solo quando coinvolti dal sottoscritto. Quanto al sistema portuale, è stato rimarcato come sia stato avviato da esponenti nazionali di Pd e cinquestelle, ma qui, a livello locale, nessuno ci ha aiutati. Siamo stati noi a fare i viaggi della speranza a Palermo per fare rientrare Gela nell’autorità portuale della Sicilia Occidentale e ad ottenere l’ambito riconoscimento di polo energetico nazionale”. Dalla Regione, invece, non arrivano riscontri sul tavolo da avviare per Timpazzo, che in questa fase sta ricevendo fino a 3.400 tonnellate di rifiuti a settimana, che provengono da diverse aree dell’isola. Nel corso dell’assemblea della Srr4 della scorsa settimana, l’avvocato aveva chiesto di bloccare i conferimenti ulteriori, fino a quando non si fosse tenuto il confronto con il dipartimento regionale acqua e rifiuti. L’assemblea, invece, ha optato per la richiesta di incontro, ma senza fermare i carichi. Il presidente della Srr, il sindaco di Butera Filippo Balbo, ma anche i dem, hanno descritto un Greco “isolato” sulla vicenda rifiuti. “Sono fiero di esserlo – aggiunge – se ciò vuol dire che sono l’unico a fare gli interessi di un intero territorio. Nel corso dell’ultima assemblea della Srr nessun altro a parte me ha proposto di chiudere i cancelli di Timpazzo ai quantitativi extra, in attesa di essere convocati dalla Regione. Invece di provare a dettare la linea politica a me, perché il segretario provinciale del Pd Peppe Di Cristina non chiede conto e ragione di questo ai suoi sindaci, quando li convocherà? Chiariscano al loro interno come vogliono gestire questa emergenza, io ho le idee chiare e sono stato sempre coerente”.

Su Timpazzo, il sindaco è ancora più diretto. Ritiene che la scelta della Srr4 non stia producendo alcun effetto, con la Regione che non ha ancora programmato il tavolo di confronto. Ritiene però utile l’interrogazione al ministro della transizione ecologica, presentata dal senatore grillino Pietro Lorefice. “Questo si vedrà dopo la convocazione del tavolo a Palermo – dice ancora – cosa che sarebbe già avvenuta se mi avessero ascoltato e avessimo chiuso i cancelli della discarica. Ora, invece, la Regione non ha alcun interesse ad accelerare”. Il sindaco non fa troppe differenze e prendendo comunque le distanze dal Pd, conclude sostenendo che “alla luce anche dell’ambiziosa programmazione che si sta mettendo in campo, tutte le forze politiche, a Roma e a Palermo, hanno il compito di spingere, per farci arrivare al risultato prima possibile, per il bene di tutta la città”. La crisi politica interna pare non incidere troppo sul piglio dell’avvocato che va avanti per la sua strada, pretendendo risposte non solo dalla Regione ma anche da Palermo. Sul futuro della giunta, invece, si vedrà forse tra qualche giorno.

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