Gela. Per mamma Carmen, “Ludovica è un miracolo, l’amore della mia vita”. Ieri, ha festeggiato i tre mesi di vita e quella che racconta Carmen Stamilla è una storia di coraggio e speranza, per ricominciare. Carmen, lo scorso dicembre, quando venne trasferita dall’ospedale “Vittorio Emanuele” al nosocomio “Umberto I” di Enna, pensava già di averla persa la bambina che tanto attendeva. Il rischio più che concreto era l’interruzione della gravidanza. Per due lunghi mesi, ha lottato in una stanza dell’ospedale ennese, sostenuta dal marito Luigi, dalla madre e da tutti i familiari. Le feste natalizie e di fine anno le ha trascorse a lottare, in ospedale. Una mattina di inizio febbraio, la vita si è presentata, tra i dolori del travaglio e la felicità assoluta della nascita. Inizialmente, i medici non pensavano che mamma Carmen fosse pronta per partorire. Invece, è nata Ludovica. Era il 3 febbraio e Carmen ha voluto raccontare la sua vicenda personale “per dare speranza a tutte quelle donne che si trovano nella mia stessa situazione”. Ricorda ancora la manina di Ludovica tra le sue mani, anche all’interno dell’incubatrice.
I genitori della piccola ringraziano i medici ennesi e gli operatori dell’Utin di neonatologia che sono stati sempre vicini e pronti ad intervenire per qualsiasi necessità. Ludovica è un miracolo e un buon auspicio per una città che si appresta a ripartire per sconfiggere definitivamente qualsiasi incubo.